A distanza di due anni da Deep Web XXX, arriva XXX Dark Web, un’altra antologia horror estrema che questa volta è dedicata agli scottanti contenuti della darknet (rete oscura).
Cucito intorno ad un episodio cornice in cui un ragazzo si lascia sopraffare dall’atto voyeuristico dopo la visione di cinque video extreme, XXX Dark Web (2020) mette insieme depravazione e oscenità senza alcun tabù, elevandosi a uno dei film più estremi ed espliciti degli ultimi anni.
Ideato da Domiziano Cristopharo (Doll Syndrome, Red Krokodil), XXX Dark Web si concentra sulla parte più marcia della sfera sessuale puntando i riflettori su autoerotismo, fellatio, sodomia, svariate forme di violenza, siparietti lesbo e sadomaso confinati in contesti deviati. Il risultato è un’agghiacciante rappresentazione del dolore e della morte che qui sfiora il realismo grazie anche a practical effects (Athanasius Pernath, Grazia D’Amaro, Baco’s Props) realizzati da mani esperte e alla fotografia molto curata che immortala disturbi e sofferenza ma anche lo squallore in cui prolificano disturbi di natura sessuale.
Alex Hernández, Domiziano Cristopharo, Emanuele Marchetto, Adam Ford, Daniel Valient e Lorenzo D. Zanoni sono i nomi dei registi che con XXX Dark Web regalano un viaggio fra le braccia della perversione, gettando lo spettatore in una dimensione che annulla i sentimenti e che alimenta un senso di malessere e di fastidio generale scatenato dalle azioni deplorevoli e shockanti immortalate in alcuni segmenti, soprattutto in quello conclusivo. Quest’ultimo infatti è un filmato snuff in cui lo stesso regista si lascia andare ad una reale forma di autolesionismo estremo amputandosi il mignolo della mano sinistra per poi praticare l’autocannibalismo.
Il film è una co-produzione TetroVideo & Enchanted Architect.
“Curiosity Killed the Cat” è il titolo dell’episodio cornice che si conclude dopo i titoli di coda.
Alla sceneggiatura e alla regia hanno collaborato Lorenzo D. Zanoni (episodio “Gully” in ILL: Final Contagium) e Domiziano Cristopharo. Quest’ultimo ha curato anche la fotografia e gli special FX (Athanasius Pernath).
Protagonista della storia è un ragazzo (Franz Dicarolo) che, dopo aver visionato filmati scottanti, riceverà una sorpresa che non sarà di suo gradimento.
Domiziano Cristopharo dirige e cura anche la fotografia del primo episodio, “TeknoBarbie“, in cui una procace donna autolesionista (Chiara Pavoni) balla seminuda, illuminata da luci stroboscopiche.
In questo segmento sono presenti vari frame nascosti mentre fra i momenti clou c’è la cucitura degli organi genitali femminili.
Nel cast: Chiara Pavoni (Xpiation).
Spietato nell’esprimere il concetto di dolore, il giovanissimo e talentuoso regista messicano Alex Hernández (Blood For Flesh) dirige “The Prosperity of Vice“, un episodio caratterizzato da un’atmosfera asfissiante, dominata da un profondo senso di oppressione e squallore. L’atroce “The Prosperity of Vice” apre le porte alla sodomia, ad abominevoli torture (evirazione da morso, aspirazione dell’intestino con un’aspirapolvere attraverso il retto, denti distrutti con una chiave inglese, amputazione degli arti inferiori, pene ricucito) e ad atti ignobili per mano di due folli aguzzini ai danni di un uomo forse colpevole di alcuni crimini in passato.
“The Prosperity of Vice” stupisce anche per la particolarità in cui viene allestito lo “spettacolo” sanguinario sulla morte della vittima.
Nel cast: Enrique Diaz Duran, Juan Manuel martinez e Daniel Cruz.
La fotografia è a cura dello stesso regista mentre gli FX sono di BACO’s props.
“Dolls“, il terzo episodio, è scritto e diretto da Emanuele Marchetto (segmento “Stalker” in Deep Web XXX), qui anche in veste di attore. Emanuele Marchetto interpreta infatti il protagonista, uno psicopatico intento a dare “vita” ad un manichino utilizzando parti anatomiche della sua vittima.
Il regista va al di là di un semplice omaggio a “Maniac” di William Lustig dando vita ad una sua idea originale e spiazzante.
Insieme a “The Prosperity of Vice” di Alex Hernández, “Dolls” è sicuramente il segmento più potente e coinvolgente dell’antologia. L’episodio disturba ma allo stesso tempo ammalia lo spettatore per la capacità di conferire una surreale armonia a inquadrature che racchiudono nello stesso momento malattia, depravazione, amore e morte.
Nel cast: Emanuele Marchetto e Valerie Von Otto. Grazia D’Amaro ha curato gli FX.
Scritto e diretto da Adam Ford (Torment), “Deconstructing Roberto“, vede protagonista un ragazzo che, prendendo parte ad una sorta di esperimento, accetta qualsiasi abuso sessuale, lasciandosi andare anche a pratiche bondage, dimostrando di avere un’elevata soglia del dolore (aghi conficcati sulle natiche, pugni ai testicoli, scroto bucato con aghi, coltello nel retto, scosse elettriche nelle parti intime).
Nel cast: Alex D’Alascio.
Nell’amorale episodio conclusivo, “Allison’s Mouth fills up with Blood and Semen“, il musicista e regista Daniel Valient dà vita ad un reale snuff movie in cui lui stesso pratica autolesionismo (martellate e sforbiciate sul petto) per poi sfociare in due atti aberranti: autolesionismo estremo (amputazione del mignolo) e autocannibalismo (ingestione di una parte del suo stesso dito).
Indubbiamente trattasi di un corto visivamente molto disturbante, sicuramente scomodo quanto crudo e brutale.
Nel cast: Daniel Valient, Allison Simon, Cher Nevin, Cole Arpin, Sierra Gallagher e Rebekah Del Rio.