Addio a Ruggero Deodato, storico regista, sceneggiatore e attore italiano noto ai più per aver diretto importanti cannibal movie come Ultimo mondo cannibale nel 1977 ma soprattutto il cult Cannibal Holocaust (1980), considerato tutt’ora uno dei film più brutali e controversi di tutti i tempi nonché il più gettonato del filone. Molto amato all’estero, Deodato è stato soprannominato “Monsieur Cannibal” in Francia proprio per i cannibal movie da lui diretti.
Ruggero Deodato, classe 1939, è stato ricoverato ieri in ospedale per problemi di salute, per poi spegnersi in data odierna all’età di 83 anni.
Originario di Potenza, Ruggero Deodato esordisce al cinema negli anni ’60 come regista di poliziotteschi, commedie e thriller ma non prima di aver lavorato insieme a Roberto Rossellini, Sergio Corbucci e Antonio Margheriti.
Nel 1977 dirige Ultimo mondo cannibale (sequel de “Il paese del sesso selvaggio” di Umberto Lenzi), concentrandosi sul filone cannibal movie e mostrando, per primo in Italia, atti di cannibalismo nella sua “Trilogia dei cannibali” composta da Ultimo mondo cannibale (1977), Cannibal Holocaust (1980) e Inferno in diretta (1985).
Sempre nel 1980, firma la regia de La casa sperduta nel parco, rape&revenge sulla scia de L’ultima casa a sinistra (1972) di Wes Craven.
Della sua filmografia citiamo anche I predatori di Atlantide (1983), film avventura con elementi fantascientifici e splatter, lo slasher Camping del terrore (1986), il thriller giallo Un delitto poco comune (1988), l’horror Ballad in Blood (2016) e il segmento “Casetta sperduta in campagna” presente nell’horror antologico Deathcember (2019).
Tra il 2010 e il 2016 Ruggero Deodato è comparso anche nel cast di diversi film come The Museum of Wonders (2010), Nero infinito (2013), H.P. Lovecraft: Two Left Arms (2013), Lilith’s Hell (2014), Phantasmagoria (2014) e nel suo Ballad in Blood (2016).
