Red State | Recensione film

Sulla scia del controverso Dogma (USA – 1999), satira sulla Chiesa cattolica e sulla fede che si rifà ai fatti realmente accaduti dell’assedio di Waco nel 1993, Kevin Smith (Tusk, Yoga Hosers) scrive e dirige l’horror Red State, proponendo ancora una volta al pubblico la visione deviata di un’altra setta ovvero quella guidata dal religioso Fred Phelps, pastore della Chiesa battista di Westboro, nota per le sue ideologie estreme (in particolare, quelle contro l’omosessualità). In Red State (USA – 2011), Fred Phelps si chiama Abin Cooper ed è interpretato da uno straordinario Michael Parks.

Kevin Smith porta dunque in scena un orrore devastante attingendo alla realtà (le sette). In Red State infatti sono incorporate parte delle ideologie di Phelps e dei suoi seguaci, in un contesto che, oltre ad essere pregno di follia, si rivela un fulcro generatore di violenza verbale e fisica. Red State, specchio infrangibile di terrificanti eventi reali, evidenzia inoltre il potere esercitato dai leader di una setta, figure magnetiche in grado di manipolare un numero cospicuo di seguaci. Ecco che nel film di Smith, l’adescamento, il sequestro, l’intimidazione, il bigottismo, la violenza e la morte sono le tappe degli eccessi dettati dal fanatismo religioso.

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Trama: tre amici (Kyle Gallner, Michael Angarano e Nicholas Braun) contattano una prostituta (Melissa Leo) su internet per trascorrere insieme a lei una notte a luci rosse. Per i ragazzi però l’appuntamento si rivelerà un’inaspettata e pericolosa trappola. La donna è in realtà membro della setta del pastore Cooper (Michael Parks), un fanatico religioso deciso a purificare la società dal male eliminando i peccatori.

La prima parte è dedicata all’introduzione dei tre spensierati teenager i quali poi vengono scaraventati in un contesto asfissiante e morboso nel momento in cui finiscono nelle mani dei folli adepti pronti a dar luogo ad un’atroce cerimonia. Situazione questa che mette a confronto gli stati d’ansia e il terrore delle vittime con la freddezza dei membri della setta che, accecati dal loro credo, hanno perduto il senso di pietà e il sentimento di umanità.
La storia risulta lineare e sempre coinvolgente anche quando il film cambia registro slittando nel genere action. Il finale infatti regala interminabili minuti di scontri con arma da fuoco tra i membri della setta e la polizia. Violenza che genera altra violenza e morte che genera altra morte in un film particolare e imperdibile.

Nel cast: Michael Parks, Kyle Gallner, Michael Angarano, Nicholas Braun, John Goodman, Melissa Leo, Deborah Aquila, Ronnie Connell, Alexa Nikolas, Kaylee DeFer, Dana, Anna Gunn e John Lacy.

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Il catalogo Midnight Factory si impreziosisce anche di Red State (USA – 2011), l’horror di Kevin Smith. La label lo propone nei formati limited edition DVD e Blu-Ray, entrambi provvisti di un booklet da collezione in cui, oltre alla recensione del film, sono presenti info sul regista e, in particolare, le sue preferenze cinematografiche e la sua opinione su Dio.

Come sempre impeccabile l’edizione Blu-ray proposta da Midnight Factory che presenta un curato slipcase cartonato e invitante amaray con artwork interno. Perfetti i comparti audio e video.

Dati tecnicni Blu-ray:

Durata: 88 min
Formato: 1080p; 1.1:85
Audio: Italiano – 5.1 DTS HD master audio; Inglese – 5.1 DTS HD master audio
Sottotitoli: Italiano
Extra: Trailer

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