Profondo Rosso | Recensione film

PROFONDO-ROSSOA Roma, durante una conferenza di parapsicologia, la medium Helga Hullmann  avverte una presenza malvagia e crudele. Poco dopo viene massacrata all’interno della sua abitazione. Del caso si occupa la giornalista Gianna (Daria Nicolodi) che, affiancata da Mark (David Hemmings), un musicista testimone del primo omicidio, indaga in quella che si rivela essere una catena di delitti che fanno capo ad una vecchia villa contenente, tra le sue mura, un’agghiacciante segreto…

Dario Argento firma la regia della sua opera più riuscita. Profondo rosso (Italia – 1975) si distacca dalla triade di gialli precedenti perché presenta un nuovo modo di raccontare la paura, qua contaminato con atmosfere “paranormali”.
A garantire il grande successo del film, oltre ad una impeccabile sceneggiatura opera di Bernardino Zapponi e riscritta da Argento stesso, la musica di Giorgio Gaslini eseguita dai Goblin e interpreti, anche in ruoli di secondo piano, di grande professionalità.
Il titolo di lavorazione “La tigre dai denti a sciabola” voleva significare una sorta di continuità con le precedenti fatiche del regista ma venne fortunatamente cambiato nel più efficace titolo conosciuto. Anche perché, di fatto, questa pellicola si pone a metà strada tra l’Argento filo hitchcockiano e quello più estremo e visionario che seguirà, distaccandosi quasi nettamente dalle precedenti fatiche dell’autore.
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Pur trattandosi di un giallo, Profondo rosso ha qualcosa di “magnetico” e di indefinibile che lo ha reso un vero e proprio capolavoro. Senza mai risultare datato, è stato visto ed apprezzato da diverse generazioni. In definitiva, Profondo rosso è uno dei più grandi successi thriller del decennio (assieme a Lo squalo e a L’esorcista) nonché una pietra miliare del cinema italiano.
Trattasi del primo vero film in cui Dario Argento libera la sua creatività (i delitti cruenti, al limite della sopportazione visiva per quegli anni) e dà sfogo ad un campionario di visioni che oscillano continuamente tra l’incubo e la realtà, senza mai approdare ad una razionalizzazione (peraltro impossibile) della paura.
Nel cast: David Hemmings, Daria Nicolodi, Gabriele Lavia, Macha Méril, Eros Pagni, Giuliana Calandra, Glauco Mauri, Nicoletta Elmi, Jacopo Mariani e Clara Calamai.

Recensione a cura di undying1

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Distribuito da CG Entertainment
, Profondo rosso è disponibile in DVD targato Mustang Entertainment. Tra i contenuti speciali dell’edizione sono presenti uno speciale e il trailer internazionale del film.

EDIZIONE DVD:
VIDEO: 16/9 2.35:1
DURATA: 127
AUDIO: Italiano Dolby Digital 2.0, Italiano Dolby Digital 5.1
N. DISCHI: 1
SOTTOTITOLI: Italiano per non udenti
EXTRA: Speciale “Non il classico thriller”; Trailer internazionale

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1 COMMENT

  1. È, stilisticamente, un film “di passaggio”, ed essendo tale riesce ad essere meravigliosamente unico e perfettamente dualista in ogni sua singola sfaccettatura. Il maestro del brivido dirige un film con due anime ben distinte che s’incastrano, si alternano e si fondono in maniera magistrale, proprio come lo yin e lo yang: c’è l’horror e c’è il thriller; c’è il rock progressive (i Goblin) e c’è il jazz (Giorgio Gaslini); c’è il protagonista Marc e c’è il suo miglior amico Carlo, con la loro visione dell’arte diametralmente opposta; c’è eleganza e raffinatezza, ma c’è anche il marcio e lo sporco; c’è il fantastico (la medium, i fantasmi della villa) e c’è l’orrore tangibile, fisico e terreno legato ad un contesto realistico.

    Ecco qui il link della mia recensione completa: http://mgrexperience.blogspot.it/2016/06/profondo-rosso-di-dario-argento.html

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