Kiss the Devil in the Dark è il titolo del cortometraggio horror/dark/fantasy scritto e diretto da Jonathan Martin (An Evening With My Comatose Mother) insieme alla sorella Rebecca con la quale ha collaborato anche in Creatures of Whitechapel (2016), un horror gotico che offre un’interessante e personale trasposizione cinematografica del romanzo “Frankenstein” di Mary Shelley.
Kiss the Devil in the Dark è un corto dalla lunga gestazione. La storia è stata ideata da Rebecca Martin molti anni prima, quando aveva solo 17 anni. Inoltre il film, girato prima di Creatures of Whitechapel, è stato completato solo qualche mese fa dopo un lungo processo di post-produzione.
In questo incantevole film, visivamente abbagliante, si scorgono rimandi a Dracula di Bram Stoker (1992) ma anche a Legend (1985). L’amore, la morte e la disperazione che echeggiano nella sequenza iniziale ricordano infatti il film di Francis Ford Coppola mentre Dagon, il Diavolo evocato, presenta delle analogie con Tenebra, la creatura del film di Ridley Scott. Tuttavia Kiss the Devil in the Dark non è un vampire movie ma un film sulla magia e sulla menzogna.
La storia infatti, a base di creature diaboliche, stregoni, rituali magici e patti col Diavolo, punta i riflettori sul personaggio principale, il potente stregone Marcus (Dameon Clarke) che cerca disperatamente di salvare la vita della sua amata. L’uomo finirà col fare un patto con il demone Dagon (Doug Jones) pur di riaverla ma la diabolica creatura non si accontenterà di un semplice scambio di anime. Marcus accetterà le condizioni del Demone e, avvolto dalla tenebre, conoscerà il vero significato del tradimento.
Kiss the Devil in the Dark si distingue per il sorprendente stile raffinato che caratterizza anche gli altri film di Jonathan Martin. Il risultato è un film dalla forte impronta personale e dalla regia elegante nel quale il tradimento viene affrontato in un contesto magico, surreale e diabolico. Anche l’amore, così come la paura della perdita e il sacrificio, si intersecano in maniera armonica fra di loro plasmando il mondo interiore del personaggio principale (uno straordinario Dameon Clarke) il quale, nel suo percorso nell’oscurità, diventa un involucro in cui si annidano le più disparate e contrastanti emozioni. Assemblate insieme, tutte queste tematiche immergono la storia in un limbo di sofferenza e di delusione trascinandosi dietro un’atmosfera magica dalle sfumature fantasy e horror.
Intenso, capace di analizzare e testare a fondo i sentimenti attraverso l’inganno, Kiss the Devil in the Dark spicca per una regia che presta grande attenzione ai dettagli e alla costruzione dell’immagine. Il tutto sorretto da una fotografia (R. Jason Ball) e da una colonna sonora (Gerrit Wunder) in linea con l’alta qualità del cortometraggio. In questo corto che si fa specchio di una dimensione plasmata dalla magia e dominata da demoni, emerge una buona prova recitativa generale ma a catturare l’attenzione, oltre a Dameon Clarke (attore che dà il volto al protagonista), è sicuramente la partecipazione eccezionale del celebre e camaleontico Doug Jones, qui a suo agio nei panni di un Diavolo bramoso di anime.
Gli effetti speciali e il makeup delle creature infernali realizzati da Chris Hanson inoltre, coronano con dignità questa affascinante perla cinematografica.
Nel cast di Kiss the Devil in the Dark: Dameon Clarke, Doug Jones (Il labirinto del Fauno, Hellboy, La forma dell’acqua), Amrita Acharia (Dead Snow 2, Il trono di spade), Rick Macy, Gary Reimer, Sonya Macari, Brian Higgins, Johnny Call, Jake Stormoen ed Amy Lia.
Jonathan Martin è altresì il fondatore della società di produzione Bohemian Industries.
Questo cortometraggio di appena trenta minuti è una delle Selezioni Ufficiali dell’Optical 2018 (“Best Short Film”, “Best Director”, “Best Screenplay”, “Best Special Effects”, “Best Cinematography” e “Best Music”), Festival che ha premiato Doug Jones con l’award “Horror Icon 2018”.