Si è svolta ieri 18 ottobre, in tutti i The Space Cinema, la Stephen King’s Night, la maratona horror dedicata a Stephen King. Durante l’evento sono state proiettate la prima e l’ultima (ad oggi) trasposizioni cinematografiche dei celebri romanzi di Stephen King ovvero Carrie – Lo sguardo di Satana (1976) di Brian De Palma e, in anteprima, It (2017) di Andres Muschietti.
Tanto entusiasmo e trepidazione al The Space di Surbo (in provincia di Lecce) in vista dei due grandi e imperdibili film su grande schermo. Al suo ingresso in sala 1, la folla si è trovata di fronte a centinaia di palloncini rossi (con la scritta promozionale “IT – Al cinema dal 19 ottobre”) posizionati fra le poltrone.
La cinemaratona è stata avviata alle ore 22.00 con l’indiscusso capolavoro Carrie – Lo sguardo di Satana, film cult del 1976 diretto da Brian De Palma, con protagonista l’attrice Premio Oscar Sissy Spacek. Dopo un intervallo di circa 15 minuti alla fine del primo film, è seguita, dopo pochi minuti dalla mezzanotte, la proiezione del nuovo It (film che esordisce in tutti i cinema italiani il 19 ottobre 2017) che ha visto la sala piena.
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Carrie White (Sissy Spacek) è una ragazza da sempre succube dell’estremo fanatismo religioso della madre e degli scherzi di cattivo gusto delle compagne di scuola le quali la deridono continuamente. La vita è crudele con Carrie, adolescente cresciuta tra complessi e profondi traumi, tuttavia la ragazza non è indifesa come potrebbe lasciar credere perché dotata di poteri telecinetici di cui inizia a essere sempre più consapevole.
Durante la doccia che segue la lezione di ginnastica, Carrie viene inaspettatamente colta dall’arrivo del primo ciclo mestruale, evento che la sconvolge perché impreparata e che, proprio per questo, provoca gli scherni da parte delle sue compagne le quali poi verranno duramente punite dall’insegnante di educazione fisica.
Quando Sue (Amy Irving), una delle compagne, si rende conto della gravità della situazione, decide di rimediare alla sua indelicatezza chiedendo a Tommy Ross (William Katt), il suo fidanzato, di far da cavaliere a Carrie per il classico ballo di fine anno. Chris però, la compagna più cattiva di Carrie, vuole vendicarsi della punizione subita a causa della White. La ragazza infatti organizza il sabotaggio del ballo stundentesco ridicolizzarizzando Carrie in pubblico con un vile scherzo.
Tratto dal romanzo “Carrie” del Re del brivido Stephen King, Carrie – Lo sguardo di Satana rappresenta il primo vero successo commerciale di Brian De Palma, grande regista fino ad allora lontano da incassi sensazionali. Guardando la pellicola, appare subito chiara la denuncia sociale velata nella storia: quella rivolta ad una società troppo collegata all’ortodossia religiosa e dall’altra, invece, a quella fetta sociale che si accontenta di mostrare la “facciata perfetta” camuffando e nascondendo problemi e pericoli.
Il tutto viene narrato mettendo in evidenza, ottimamente, un chiaro spaccato sul disagio giovanile. Lampante è il momento clou del film, la serata del ballo studentesco, tipica scena sulla felicità e spensieratezza della società americana e che viene annientata da quei mostri che lei stessa ha creato senza rendersene conto.
Carrie – Lo Sguardo di Satana è un grande film, inarrivabile e convincente sotto ogni punto di vista. Un’ottima prova di De Palma condita, senza dubbio, da lodevoli interpretazioni. Rimane impressa infatti la prova recitativa di Sissy Spacek ma anche quella di Piper Laurie che nel film interpreta l’inquietante madre della protagonista.
Tra le varie trasposizioni cinematografiche dei romanzi di King, questo è uno di quelli che più si fa notare.
Nel 2013, Kimberly Peirce ha diretto una nuova trasposizione del sopracitato romanzo ovvero Lo sguardo di Satana – Carrie, un film pessimo che non raggiunge minimamente la bellezza complessiva della grandiosa opera di De Palma.
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Sorprendente la nuova trasposizione di It, il noto romanzo horror scritto da Stephen King nel 1986 e che offre uno spettacolo coinvolgente e mozzafiato. Merito sicuramente della regia di Andrés Muschietti che si è già fatto notare con il riuscitissimo La Madre e della straordinaria e ammaliante interpretazione di Bill Skarsgård (Hemlock Grove) che certamente non sfigura davanti a quella di Tim Curry (il Pennywise della miniserie composta da due episodi e arrivata in TV nel 1990).
It di Andres Muschietti coinvolge il pubblico sin dai primi minuti, stregando lo spettatore già dalla sequenza iniziale che immortala il piccolo Georgie e la barchetta di carta e il suo incontro con il pericoloso clown. Questo è il primo dei momenti memorabili che costellano questa riuscitissima nuova trasposizione dove la maledizione che abbuia la cittadina di Derry si fa sempre più penetrante.
In questo contesto di mistero e di morte si apre il sipario sulle vite dei piccoli protagonisti che, con la loro straordinaria interpretazione, hanno influito positivamente sulla buona riuscita del film. Con la sua storia, la sua paura, il suo disagio, il gruppo dei perdenti rimane nel cuore dello spettatore perché It porta in scena non soltanto i mostri irreali ma anche i pericoli della realtà, quelli che si annidano silenziosi fra le mura di casa o, peggio, nel cuore di ogni vittima.
It offre uno spaccato sulla debolezza e sulle ingiustizie, mettendo a nudo e poi a confronto le paure interiori con il materializzarsi delle stesse. Ne deriva un percorso fatto di insidie e di sofferenze al termine del quale si ha una piena conoscenza di sé che premia con un pieno controllo della propria vita.
Il film di Andres Muschietti è altresì ricco di potenti effetti speciali, complice una incredibile CGI. Moltissimi i jumpscare che fanno sobbalzare gli spettatori più sensibili così come abbondanti sono le sequenze inquietanti che mirano a ingarbugliare le emozioni del pubblico.
Nel cast, oltre a Bill Skarsgård, ci sono anche Jaeden Lieberher, Jeremy Ray Taylor, Sophia Lillis, Finn Wolfhard, Chosen Jacobs, Jackson Robert Scott, Jack Dylan Grazer (Tales of Halloween), Wyatt Oleff e Nicholas Hamilton.
Nella città di Derry, nel Maine, i bambini iniziano a scomparire. Bill, membro del Club dei Perdenti insieme ad altri suoi amici, decide di indagare sulla scomparsa del fratellino Georgie. Oltre a far fronte ai problemi quotidiani legati all’adolescenza (come il bullismo), il gruppo sarà terrorizzato da alcuni agghiaccianti fenomeni paranormali. Le ricerche condurranno i ragazzini a confrontarsi con un mostro malefico che assume le sembianze di un clown chiamato Pennywise, il quale inizierà a tormentarli mettendoli di fronte alle loro più grandi paure.