DarkVeins ha il piacere di intervistare Diego Merletto, leader dei The Frozen Autumn, noto gruppo electro cold-wave italiano. Si parlerà dei loro albori proseguendo con domande sulla loro musica, sui nuovi e futuri lavori e sull’EP “Lie in Wait”.
L: Ciao Diego, innanzitutto ti ringrazio per averci concesso questa intervista. Per me è un onore rivolgere alcune domande al leader di un gruppo che amo e che ascolto da anni. Vorrei che tu ci parlassi brevemente degli albori dei The Frozen Autumn, degli inizi e delle vostre influenze musicali.
D: Ciao! Innanzitutto ringrazio voi per aver pazientato nel ricevere le mie risposte a questa intervista. Come molti di voi sapranno, siamo stati (e siamo) molto impegnati sul fronte concerti. The Frozen Autumn nascono come mio progetto solista nel 1993, dopo un po’ di tempo al progetto si unisce un chitarrista in qualità di session man, soprattutto per quel che riguarda i live. Dopo un primo demo tape su cassetta intitolato “Oblivion“, nel 1995 viene realizzato da un’ etichetta tedesca il primo album, “Pale Awakening“, che ci apre subito la via per diversi concerti all’estero.
Ma ben presto l’esigenza di avere una chitarra si è andata affievolendo lasciando il posto a sonorità completamente elettroniche che, con l’arrivo di Froxeanne nel 1996, si sono arricchite anche della voce femminile nonché tastierista dei The frozen Autumn che fa già la sua prima apparizione nella title track del secondo album su CD “Fragments of Memories” pubblicato nel 1997. Da menzionare è inoltre il nostro progetto parallelo “Static Movement” col quale nel 1999 abbiamo realizzato il CD “Visionary Landscapes” che decreta definitivamente la scelta stilistica di mantenere la formazione di “Duo Elettronico” e che è da considerarsi un po’ come “il terzo album di The Frozen Autumn”… il progetto “Static Movement“, dopo l’uscita in copie limitate di un video CD, viene del tutto assimilato nei The Frozen Autumn e da qui in poi tutte le altre nostre produzioni sono sempre state pubblicate col nome “The Frozen Autumn”.
Le mie influenze musicali sono sempre state i gruppi della 4AD, della Factory e anche altre derivazioni cold wave…
L: Siete considerati uno dei migliori gruppi darkwave a avete milioni di fan che vi adorano. Che effetto fa?
D: è stupendo poter sapere di essere ascoltati da così tante persone in tutto il mondo, sapere che la propria musica in questo momento è ascoltata e ballata in un club in Brasile o in Usa ad esempio. E’ una gran soddisfazione e questo non fa che accrescere la voglia di andare avanti e di voler fare sempre meglio il nostro lavoro che è anche la nostra passione e la nostra ragione di vita… la nostra scelta di vita.
L: Quanto lavoro c’è dietro a ogni singolo album dei The Frozen Autumn?
D: Per fortuna c’è qualcuno che mi fa questa domanda!!! C’è tanto lavoro, tanti sacrifici, tanto tempo utilizzato in studio facendo ricerca sonora e compositiva, lo studio e l’utilizzo approfondito dei propri strumenti, approfondire l’uso dei sintetizzatori (altra nostra passione intramontabile), la ricerca continua della migliore qualità possibile per i nostri mezzi (gioia e dolore di ogni musicista credo)…
A volte passiamo settimane su un solo brano perché vogliamo essere soddisfatti del risultato finale… siamo perfezionisti… ma ovviamente non si è mai finito di imparare! C’è sempre qualche bella scoperta dietro l’angolo.
C’è poi lo studio della copertina, la realizzazione dei video… la preparazione e la gestione dei concerti (che è davvero impegnativa) etc… insomma una vita a tempo pieno immersi nella musica… Non potrei e non vorrei fare una cosa diversa, abbiamo fatto tanti sacrifici in questi 22 anni, dove molti hanno un lavoro sicuro, un’automobile nuova, una casa di proprietà magari (e ben vengano tutte queste cose giustissime e guadagnate col sudore!! ). Noi abbiamo fatto una scelta artistica, anche questa comporta spesso rinunce ma ne siamo orgogliosi e crediamo ne valga la pena!!
L: Quali sono le vostre fonti di ispirazione?
D: Per quel che mi riguarda, musicalmente parlando, molto deriva dalla new wave degli anni ‘80… d’altronde è partito tutto da lì per il nostro genere ma c’è ancora molto da scoprire e posso dire: per fortuna!
Per il resto, le mie ispirazioni vengono dall’ambiente circostante, da alcune esperienze di vita, dalla voglia di fuggire un po’ dalla realtà… e spesso vengono anche dai sogni, anche compositivamente parlando, mi è già capitato di sognare brani musicali completi. “Rallentears” ad esempio è uno di questi.
L: Puoi parlarci del vostro nuovo EP “Lie in Wait”?
D: Innanzitutto abbiamo deciso di realizzare questo EP su vinile 12 pollici. E’ il secondo vinile che realizziamo, il primo è stato il 10 pollici di “Rallentears”, sempre realizzato dalla Calembour Records (www.calembourrecords.com ). Questo nuovo vinile però è realizzato in uno spettacolare formato “picture disc” tutto da guardare!! Contiene 4 brani di cui 3 inediti e una differente versione “atmosferica” di “Sidereal Solitude” precedentemente pubblicata in versione originale sul nostro album su CD “Chirality” sempre edito dalla Calembour Records.
I nuovi brani sono molto articolati, ritmici e con una maniacale attenzione per i dettagli sonori, per le melodie e le sequenze che si intrecciano tra loro (posso dire con sicurezza “nostro marchio di fabbrica”) a formare textures e variazioni tonali che evolvono nel tempo. Due canzoni cantate da me e due da Froxeanne… la tematica è quella dell’attesa come suggerisce il titolo, la percezione di qualcosa che sta per accadere, anche a livello onirico… e il tutto crea una tensione, una frenesia che è chiaramente percettibile. Le sequenze sono a tratti serrate e a tratti dilatate in funzione dei vari brani.
La versione di “Sidereal Solitude” abbandona la parte puramente ritmica per creare un senso di sospensione ancora maggiore ed esaltare la voce di Froxeanne che… sono sicuro vi “decontestualizzerà”!
L: Quali sono i progetti futuri? E’ già in cantiere un nuovo album?
D: Esattamente! Nuovi brani in via di composizione e registrazione… e nuovi concerti nei quali presentiamo anche già i brani del nuovo vinile.
L: Recentemente vi siete esibiti a Parma. Quali sono le prossime date?
D: Immediatamente dopo Parma ci sono stati i concerti di, Kopenhagen, Stoccolma, Londra, Budapest e Berlino… arriverà a maggio il WGT di Lipsia e a luglio il Castle Party festival in Polonia e ci saranno presto novità!! Seguiteci su Facebook!!
L: Quali sono i tuoi gruppi preferiti e cosa pensi della scena musicale attuale?
D: Per quel che mi riguarda adoro i “Twice a Man”, gli “Ultravox”, mi sono sempre piaciuti i “Cocteau Twins”, “Dead can Dance”, “Xmal Deutschland” e inoltre “And Also the Trees”, “Chameleons”, “Sad Lovers and Giants”, “Sound”, “Killing Joke”, “A Flock of Seagulls”, “Pseudo Echo” e “Comsat Angels”… più vari gruppi della cold wave sia electro che non… certa minimal… etc…
L: Che rapporto hai con il cinema Horror? Ci sono dei film di genere a cui sei particolarmente legato?
D: Non seguo molto il filone Horror ma ci sono almeno due o tre film che considero horror e che mi tengono incollato alla poltrona: “Bagliori nel Buio” per me terrificante, Alien (tutta la serie) e un film giapponese che si chiama “Oltre lo specchio”. Bellissimo… estetica pura… tematica perfetta… un capolavoro almeno per i miei gusti. Nonché la versione originale di “The Grudge” che è meglio vedere una volta sola nella vita credo…
Sono forse più per altri generi… se si piange è meglio: ne “La leggenda del pianista sull’oceano” la scena dell’oblò e tutto il film sono un capolavoro per me; “Cuori in Atlantide”; “La casa sul lago del tempo” (tematica a me carissima); “Se mi lasci ti cancello” (fantastico); “Lo straniero che venne dal mare” (devastante); “Picnic ad Hanging Rock”; “The Paperhouse”; “I ponti di Madison County”; “Jane Eyre” che per fortuna è a lieto fine sennò ti si scioglie il cuore in un mare di lacrime; “A.I. Intelligenza artificiale” che è pura sofferenza senza via d’uscita a mio avviso; “The Final Cut” e tanti altri tra cui un film italiano rarissimo che si intitola “Il gioco delle ombre”, film al quale sono molto affezionato! E ovviamente “Amelie”. Che dire, sono forse un romanticone?
L: Direi proprio di sì! Puoi lasciare un messaggio alla community di DarkVeins e a tutti coloro che leggeranno questa intervista?
D: Un ringraziamento particolare a Barbara e a tutto lo staff di DarkVeins. Spero che la nostra musica possa trasmettervi emozioni, che vi possa tenere compagnia e aiutare in qualche modo!
Su FB cercate “The Frozen Autumn (official)”, su internet il sito dove acquistare i nostri lavori è il seguente: www.calembourrecords.com
L: E io ti ringrazio per la tua disponibilità Diego!