Intervista a Cadaveria, la dama del growl

cadaveriaOggi ci soffermiamo su una vera Dark Lady di cui si è già parlato in diversi topic del forum di DarkVeins. Si tratta di Cadaveria, cantante travolgente e diabolica affacciatasi nel panorama musicale dapprima con gli Opera IX nel 1990, poi nel 2001 con i CADAVERIA, band composta da Frank Booth, Dick Laurent, Killer Bob e Marçelo Santos (Flegias).
Leader del celebre gruppo horror/black metal italiano, è diventata una funerea icona femminile a livello mondiale.
Ma ora cerchiamo di avvicinarci a Cadaveria, il cui nome d’arte fa già palpitare il cuore degli appassionati del macabro.

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A: Chi eri prima di diventare Cadaveria?

Cadaveria: Una ragazza un po’ timida, amante del Rock e del Metal ma che aveva ascoltato anche Alberto Camerini, Loredana Bertè, i CCP, la new wave anni ottanta e la musica classica. Studentessa sufficientemente secchiona sulle materie che mi interessavano, malinconica ma anche amante del divertimento, seria, affidabile, leale e molto sensibile e con un grande senso del dovere, divisa a metà tra razionalità e creatività. In fondo non sono cambiata poi tanto.

A: Cosa ti ha portato ad essere quella che sei attualmente?

C.: Beh il percorso è stato lungo, dovrei raccontarti la mia vita per risponderti e poi come ho detto fondamentalmente sono sempre la stessa, nel senso che i miei valori non sono cambiati. Al di là dei fatti, ovvero l’approccio col microfono con la mia primissima band rock/punk Marciume, la militanza negli Opera IX e successivamente l’inizio di un nuovo percorso con i CADAVERIA, posso dirti che ad un certo punto ho trovato coraggio di esprimermi per quella che sono, ho capito di avere un’intelligenza sopra la media e ho capito cosa voglio dalla vita e tutto è venuto di conseguenza. Quindi, per sintetizzare nei minimi termini, quello che mi ha portato ad essere quella che sono è la consapevolezza unita al coraggio di non accontentarsi. E questo vale per tutto ciò che faccio, non solo per la musica.

A: Quali gruppi musicali ti hanno influenzato e quali sono quelli che stimi attualmente?

C.: Posso dire di non avere mai tratto ispirazione da una band in particolare, ma ho macinato tanti dischi dei Mercyful Fate, Black Sabbath, Holy Moses, Dissection, Death senza trascurare la scena punk della mia zona (Negazione, Nerorgasmo, Indigesti). Negli anni novanta ci si scriveva tra band, ci si scambiava i 7”, i primi CD, avevo più tempo a disposizione e ascoltavo veramente un sacco di roba, primi Dimmu Borgir, Samael e Paradise Lost compresi. Ora ascolto principalmente Tool, Puscifer, Satyricon, a volte i Rammstein e i Ministry. Ho scoperto i Karma to Burn, mi piacciono i Killing Joke, i Mastodon e gli Asphyx. Contamino il tutto con un po’ di Jazz e con qualche brano degli Skunk Anansie e mi piacciono le colonne sonore dei film.

LIVEA: Perché hai scelto questo nome d’arte?

C.: Entrata negli Opera IX abbiamo deciso di adottare ciascuno un nickname. Io ne volevo uno che sintetizzasse la mia attrazione per l’ignoto e l’oscurità e un termine che avesse a che fare con la morte, il pallore di un cadavere e l’immaginario cimiteriale mi pareva l’ideale. Cadaveria è venuto fuori per scherzo, ma alla fine me lo porto dietro da 22 anni e ora sono Cada per gli amici.

A: Che rapporto hai con l’occulto?

C.: Mi sono avvicinata ad esso attraverso la musica e i testi delle canzoni, ho approfondito il tema e letto molto in merito durante il periodo Opera IX, poi crescendo ho allargato i miei interessi a 360° o quasi e di conseguenza il mio rapporto con esso si è notevolmente ridimensionato. Continuo ad essere persuasa del fatto che l’oscurità non sia necessariamente male e che la luce non sia necessariamente bene, io cerco di interpretare la realtà secondo un mio credo che va al di là delle convenzioni. Sono fermamente convinta che la mente abbia delle potenzialità incredibili e che i suoi limiti si possano spostare sempre più in là, e che diverse menti anche fisicamente distanti tra loro possano unirsi e creare un’energia unica, in comunione con la natura. Ma questo trascende dall’occultismo e da qualsiasi pratica religiosa.

A: Hai esordito nell’occult black metal come cantante degli Opera IX. Cosa ti ha portato a far parte di quel gruppo? E che ricordo hai di quel periodo che va dal 1990 al 2001?

C.: Ho incontrato gli Opera IX ad un concerto, io ero con Flegias, ci siamo conosciuti, loro erano alla ricerca di un cantante e di un batterista, abbiamo fatto qualche prova insieme, la cosa poteva funzionare e così siamo entrati nella band in pianta stabile. Più o meno quello che succede in tutte le band e tra persone che hanno voglia di suonare. Ricordo che ho subito preso la cosa molto seriamente, come faccio di solito con le cose che mi interessano e che mi danno soddisfazione. Ricordo che cavandomela discretamente con l’inglese ho cominciato ad occuparmi anche delle PR con media e fan e ho scritto migliaia di lettere e risposto a centinaia di interviste e ricordo che la gente ha cominciato a seguirci stupita dalla mia voce e affascinata dal sound che offrivamo. Abbiamo avuto un’escalation che è culminata con l’ultimo album The Black Opera, che ha venduto credo più di 15.000 all’epoca.

A: Quali sono le differenze tra gli Opera IX e i CADAVERIA?

C.: Le differenze stilistiche ad oggi sono molto evidenti, basta che ascolti Horror Metal, il nostro ultimo lavoro, e lo paragoni a qualsiasi lavoro degli Opera IX, con o senza di me, e tutto ti sarà chiaro. I CADAVERIA fanno un genere assolutamente personale che accoglie contaminazioni da vari filoni del Metal e del Rock e che ha subito un’evoluzione e una maturazione in questi dodici anni, senza paura di rinnovarsi e di adeguarsi alla contemporaneità, e non posso dire che sia finita, anzi siamo più creativi e produttivi che mai e il mese prossimo cominceremo la pre-produzione del quinto album, che sarà la punta di diamante di questo percorso. Gli Opera IX sono rimasti fedeli al loro genere degli esordi, quindi ovviamente ad oggi c’è un abisso tra le due band. Come musicista posso dirti che l’approccio delle due band è completamente differente, nei CADAVERIA c’è una grande libertà di azione e di espressione, lavoriamo come dei pazzi e produciamo musica, artwork, video a livello professionale e in completa autonomia. Ognuno di noi ha un ruolo e un valore riconosciuto nella band. Il tutto inoltre è accompagnato da un grande divertimento e da una sana autoironia.

CADAVERIA1A: I nomi dei componenti del tuo gruppo si ispirano ai personaggi malvagi dei film di David Lynch. Perchè proprio questo emblematico regista?

C.: Sono molto legata e affascinata da Lynch regista e da Lynch persona. La sua filmografia inoltre è stata oggetto di studio per la mia tesi di laurea. Hai detto bene, è emblematico, e questa già potrebbe essere una ragione sufficiente per adorarlo. Che dire, mi piace tutto dei suoi film: dalla messa in inquadratura agli attori che sceglie alle storie assurde che sviluppa. In ogni suo film è evocata una dimensione parallela, una forza sovrannaturale, la metafora del doppio. I suoi film non si risolvono, si ripiegano su se stessi, la fine è l’inizio e la narrazione è guidata dal puro istinto.

A: Che rapporto hai con il cinema horror? Quali sono i film horror preferiti da Cadaveria?

C.: Per me il cinema horror è Profondo Rosso di Argento, l’Esorcista, Rosemary’s Baby, Cannibal Holocaust, The Chainsaw Massacre (Non Aprite quella Porta). Per me il cinema, come la letteratura e l’arte visiva, è fonte di ispirazione per la musica e quando realizzo il videoclip di una nostra canzone ritorno all’immagine e il cerchio si chiude.

A: Hai mai pensato di rientrare nel cast di un film di genere? Se sì, in quale pellicola ti sarebbe piaciuto recitare? Per quale altrimenti avresti voluto firmare la colonna sonora?

C.: Non saprei, non ho mai recitato né nella vita né nell’arte. Per me vale l’istinto e difficilmente potrei adattarmi ad un copione scritto da altri. Il nostro prossimo album potrebbe essere descritto come la colonna sonora di un film horror e non è detto che non lo diventerà. Mai dire mai…

A: Qual è la figura cinematografica horror che più ti affascina e in cui ti identifichi?

C.:Lo zombie, il non morto. E’ una figura che ha in sé il principio di prosecuzione, di immortalità e di rinascita.

horror-metalA: Il 2012 è l’anno del vostro ultimo album Horror Metal uscito a distanza di cinque anni da In your Blood. I vostri fan sperano di non attendere così tanto tempo per un vostro nuovo lavoro. E’ in cantiere qualcosa?

C.: Credo di poter affermare con sufficiente sicurezza che il successore di Horror Metal vedrà la luce entro l’anno 2014.

A: Cosa pensi dell’attuale scena musicale estrema in Italia?

C.: Che c’è troppa poca collaborazione tra le band e poco supporto reciproco e che la crisi fa si che la gente non vada più ai concerti perché è senza soldi. La realtà è questa.

A: Come vedi la nuova ondata black metal del nord Europa?

C.: Nuova ondata Black Metal del nord Europa? Cioè? Guarda io non sono per i cliché, non riesco a definire il Black Metal oggigiorno né la musica né l’arte in generale. Per me ci sono band valide che danno emozioni e altre magari super tecniche che non mi danno nulla.

A: Qual è il genere musicale che preferisci ascoltare quando sei lontana dai Cadaveria?

C.: Il Metal o colonne sonore di film. Adoro quelle a pianoforte. A volte ascolto un po’ di elettronica. A volte ascolto il silenzio.

LIVE3A: Durante quale concerto hai trovato i fan più calorosi?

C.: Il recente tour in Messico ed Ecuador ha ribadito il calore e l’affetto dei fan sudamericani che già avevamo testato nel 2009. Va detto ad onor del vero che anche un paese più nordico come il Belgio ha dei fan spettacolari. Il Metal Female Voices Fest in Belgio, appunto, a cui abbiamo partecipato in ottobre, insieme alla data di Guadalajara in Messico restano i migliori concerti che io possa ricordare.

A: Durante un live ti è mai successo di assistere a qualcosa di assurdo o comunque memorabile?

B: Mi è capitato che alcune delle persone sotto al palco fossero più truccate di me, e mi è capitato di trovare dei bagarini che vendevano il nostro merchandising non ufficiale, neanche fossimo i Metallica. E mi è capitato di dover essere scortata da un servizio d’ordine per il troppo calore dei fan.
La cosa più bella che mi è successa recentemente invece è che ho ricevuto in regalo una statuetta plasmata e dipinta a mano che mi raffigura sul palco mentre canto, una sorta di barbie-cadaveria veramente pazzesca, precisa nei minimi dettagli. E’ stato molto emozionante riceverla in dono dalle mani di chi l’ha costruita.

LIVE2A: Quali sono le prossime date dei CADAVERIA?

C.: Dopo due anni dedicati alla promozione di Horror Metal ora facciamo una pausa di un paio di mesi. Riprenderemo a febbraio. Per ora posso confermarti la data al R’n’R di Romagnano Sesia (NO) con i Primordial il 21 febbraio 2014. Per le date successive vi rimando alla pagina “Tour” del nostro sito http://www.cadaveria.com

karmaA: Cadaveria come pochi la conoscono: cosa fai nel tuo tempo libero?

C.: Quale tempo libero?! Se posso dormo o vado a vedermi un concerto o un film.

A: Cosa pensi di questa intervista?

C.: Un po’ lunga ma piacevole e interessante!

A: Puoi lasciare un messaggio agli utenti di DarkVeins?

C.: Se mi permetti volevo ricordare che abbiamo appena rilasciato il nostro primo DVD retrospettivo, intitolato Karma, su Scarlet Records. Si tratta di un doppio DVD ricchissimo di immagini live, di backstage e di making of che non può mancare nella collezione dei nostri fan. Buona visione e grazie a tutti per il supporto.

A: Grazie a te Cadaveria per le tue bellissime risposte e per la tua disponibilità!

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Barbara Torretti
Barbara Torretti
Editor e moderatrice della community di DarkVeins. Appassionata di cinema horror, mi occupo anche di recensioni e di interviste attinenti il circuito cinematografico, musicale e artistico.

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