Insidious – L’ultima chiave (aka Insidious: The Last Key) è il quarto capitolo del franchise horror (cronologicamente è il secondo della serie) ideato da James Wan. Scritto da Leigh Whanell (già sceneggiatore dei primi tre capitoli e regista di Insidious 3), il film è diretto da Adam Robitel, regista statunitense che si è fatto notare con il suo valido e indimenticabile horror sulla possessione demoniaca The Taking of Deborah Logan (recensione film).
Come per Insidious 3, ci troviamo di fronte ad un prodotto debole, un film che cerca di emulare lo spirito torbido con cui è nata questa saga. Con Insidious – L’ultima chiave siamo invece ben lontani dalle atmosfere ricche di suspense e di orrore di cui sono ricchi i primi due capitoli diretti da James Wan (che qui compare in veste di produttore insieme a Jason Blum). Il risultato è quindi un film poco memorabile.
Protagonista della storia è Elise Rainer (Lin Shaye), l’investigatrice del paranormale che è in grado di vedere le persone defunte. Nel film di Adam Robitel la donna dovrà affrontare il suo passato confrontandosi con lo spirito demoniaco che infesta da sempre la sua casa di famiglia.
In Insidious – L’ultima chiave ci si concentra su questo personaggio perennemente tormentato, indagando sulle sue origini.
I primi venti minuti introduttivi del film sono dedicati all’infanzia infelice della donna, parte che si rivela estremamente riuscita (insieme ai flashback che si intervallano nella storia) proprio perchè dà il via ad un profondo stato ansioso scatenato da situazioni di violenza domestica. In questo senso ritroviamo il talento, già riscontrato in The Taking of Deborah Logan, di Adam Robitel. Come nel suo film sulla possessione demoniaca, in Insidious – L’ultima chiave il regista si dimostra abile nel creare momenti da brivido all’interno di un contesto familiare.
La tensione purtroppo poi si attenua facendo scattare la monotonia quando l’obiettivo si sposta su Elise Rainer adulta e viene completamente annullata da uno sviluppo della storia poco coinvolgente a cui partecipano personaggi quasi abbozzati (a parte la protagonista) o addirittura superficiali (Tucker e Specs). Questi ultimi due, in particolare, tendono a sdrammatizzare troppo un contesto orrorifico già di per sè molto debole.
Oltre al prologo (che lasciava presagire un film dalle grandi potenzialità) e ai diversi flashback sul personaggio di Elise, Insidious – L’ultima chiave ha comunque altri pregi. Il film è indubbiamente caratterizzato da una regia e da una fotografia efficaci e da effetti speciali incisivi. Inoltre l’entità, sebbene poco approfondita, è dotata di un certo fascino estetico.
Ne risulta che Insidious – L’ultima chiave sia un capitolo riuscito solo a metà proprio perché perde il suo spirito originale che regna nella parte introduttiva per poi lasciare spazio ad una storia che scade nella monotonia, nell’anonimato e che offre ben poco di raccapricciante. Tuttavia gli appassionati di questa saga potrebbero apprezzare questo capitolo conclusivo.
Nel cast: Lin Shaye, Angus Sampson e Leigh Whannell (rispettivamente nei ruoli di Tucker e Specs), Caitlin Gerard (Smiley), Josh Stewart (The Neighbor), Hana Hayes, Kirk Acevedo, Marcus Henderson e Jerrika Hinton.
Insidious – L’ultima chiave ha esordito nelle sale italiane il 18 gennaio 2018 grazie a Warner Bros. Entertainment Italia.
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Insidious – L’ultima chiave (USA – 2018) è disponibile in home video dal 9 maggio 2018 grazie a Universal Pictures Home Entertainment Italia che lo ha distribuito in DVD e Blu-ray.
In particolare, la versione Blu-ray è proposta con un packaging classico ed è dotata di tracce audio (sia italiana che originale inglese) molto nitide. Impeccabile anche il comparto video.
Nel disco inoltre è presente una corposa e interessante sezione dedicata agli extra. Oltre al “Finale alternativo”, sono presenti “8 agghiaccianti scene eliminate” accompagnate da “Addentriamoci nell’Altrove”, “Diventare Elise” e “Il nuovo demone – Ecco le chiavi”.