Un gruppo di giovani carcerati viene portato in un vecchio albergo in disuso per svolgere “lavori socialmente utili”, ossia, rimetterlo a nuovo.
Ben presto gli “ospiti” dell’albergo noteranno di non essere i soli presenti, e che oltre agli agenti di guardia che li hanno in custodia e la direttrice dell’albergo, insieme a loro c’è un maniaco omicida con un particolare vezzo: cavare gli occhi alle sue vittime prima di ucciderle.
Scontato il proseguimento del film: chi sopravviverà alla furia omicida dell’assassino?
Gregory Dark, regista impegnato spesso in pellicole hard o comunque “vietate ai minori”, si cimenta in questo horror senza rischiare particolarmente nulla.
A partire dalla trama, nulla di innovativo, alle caratterizzazioni dei personaggi (c’è la classica coppietta che cerca solo un posto per accoppiarsi, il bulletto di turno che alla fine si rivela più buono di ciò che sembra, alla bella e dannata che stuzzicherà le fantasie del killer) agli ambienti sporchi e sudici che sono parte integrante della pellicola.
Il Collezionista di Occhi non è un capolavoro del genere ma merita comunque un’occhiata soprattutto per qualche buona idea nelle scene splatter (gli occhi strappati dalle orbite fanno sempre il loro effetto).
Recensione a cura de La Creatura