The Barn (USA – 2016), l’horror prodotto, scritto e diretto da Justin M. Seaman (segmento “The Deathday Party” in Volumes of Blood: Horror Stories), è un film che regala più di un’ora e mezza di divertimento e orrore.
Ambientato ad Halloween, The Barn è uno spassoso titolo sulla notte delle streghe ma non solo. Dal taglio decisamente vintage, è un chiaro e ammirevole omaggio alla filmografia degli anni ’80.
I primi 4 minuti introducono il fienile e i suoi tre demoni custodi ovvero Boogeyman (Justin M. Seaman), Hallowed Jack e Candycorn. È Halloween 1959 e il parroco (Rik Billock) di Wheary Falls (città fittizia) invita gli abitanti del posto a stare lontani da quel luogo sinistro. Due ragazzini non gli daranno ascolto e a loro spese impareranno che la leggenda del fienile ha radici ben affondate nella realtà. La storia fa poi un balzo temporale di trent’anni (Halloween 1989) mostrandoci Sam e Josh (Mitchell Musolino e Will Stout), due amici che terrorizzano i bambini raccontando loro dei tre mostri. La stessa notte, insieme alla loro comitiva, i due si organizzano per andare al concerto della loro band preferita e, per accorciare i tempi, passano per una scorciatoia. Il percorso scelto però li porterà dritti al fienile maledetto.

The Barn non omaggia soltanto la filmografia ottantiana ma ne diventa parte integrante, amalgamandosi ai film di quella decade e confondendosi quasi con essi. L’anima stessa del film è pregna di quel fascino retrò tipico degli anni ’80. Ambientazione, abbigliamento, oggetti (il walkman, gli occhiali bicolore 3D, ad esempio), il programma televisivo del Dr. Rock riportano magicamente e, in modo nostalgico, indietro nel tempo. Anche la qualità dell’immagine sembra omaggiare quella dei suddetti vecchi film del passato così come anche l’avvolgente colonna sonora tipicamente anni ’80 (a cura di Rocky Gray) che è in completa sintonia con il film.

Ben diretto da Justin M. Seaman, The Barn è un notevole slasher/horror ed è etichettabile altresì come un “monster movie”.
La storia, ricca di spunti interessanti, intrattiene il pubblico (anche se ogni tanto si accusa la perdita di ritmo causata in parte da eccessivi e lunghi dialoghi) mentre gli effetti speciali accontentano gli amanti dello splatter e del gore.
Notevole e affascinante è infatti la leggenda relativa al fienile e che rappresenta la forza e il cuore del film: se ad Halloween si bussa alla porta del pagliaio per ben tre volte pronunciando contemporaneamente “Dolcetto o scherzetto”, saranno risvegliati tre demoni che indossano i costumi di Halloween: un uomo con una zucca al posto della testa (Hallowed Jack), un minatore (Boogeyman) e uno spaventapasseri (Candycorn Scarecrow).

Da manuale è invece la sequenza della mattanza durante il concerto. Qui infatti i tre bellissimi villain rivelano una certa fantasia e creatività nel commettere impressionanti omicidi. Nonostante il budget ridotto, gli effetti speciali che abbelliscono la carneficina rendendola spettacolare sono davvero ben realizzati: teste mozzate, schiacciate o spappolate, volti divorati o distrutti da acqua bollente, occhi fuori dalle orbite o infilzati, sgozzamenti, eviscerazioni… Per i tre mostri, le parti del corpo umane sono leccornie che sostituiscono caramelle e dolciumi vari che ricevono invece i comuni mortali il 31 ottobre.
The Barn gode tra l’altro anche della presenza della scream queen Linnea Quigley (La notte dei demoni, Il ritorno dei morti viventi) e di quella di Ari Lehman (Jason Voorhees in Venerdì 13). Nel cast: Mitchell Musolino, Will Stout, Cortland Woodard, Lexi Dripps, Nikki Darling, Ryan Nogy, Nickolaus Joshua, Rik Billock (Flesheater del 1988), David Hampton, James Weldon e lo stesso regista Justin M. Seaman nel ruolo del Boogeyman.