Il prolifico horror/gore underground tedesco emerge in tutta la sua interessante blasfemia con una ripugnante collezione di cortometraggi snuff dal titolo El Gore’s Snuff Tape Anthology, un’estensione della trilogia originale (The Snuff Tape Trilogy prodotta da Grindhouse Family Filmworks e uscita per Black Lava in 200 copie) diretta dallo stesso effettista e regista El Gore tra il 2011 e il 2014 e comprendente i segmenti “Snuff Tape 0: Black and Dead”, “Snuff Tape 1 – Red”, “Snuff Tape 2 – Red & Yellow” e “Snuff Tape 3 – Dead, Red & Brown”.
Alla nuova edizione della Black Lava Entertainment (attualmente in pre-order e disponibile dal 20 aprile) ovvero la El Gore’s Snuff Tape Anthology, sono stati aggiunti ben altri cinque segmenti diretti tra il 2014 e il 2015. Si tratta di “Snuff Tape 4 – Dead Baby Fast Food”, “Snuff Tape 5 – Final Orgasm Extreme Suicide”, “Snuff Tape 6 – Organ Trade Autopsy”, “Snuff Tape 7 – Gore Abortion” e “The Lost Snuff Tape – Dead Body Rape”, segmenti che completano la perversa visione cinematografica del regista tedesco El Gore.
La prestigiosa Digipack-Slipcase Edition della suddetta antologia, presenta un look prettamente anni ’80, a partire dalla custodia cartonata rappresentante una vecchia VHS macchiata di sangue e fino al menu costituito dall’immagine interattiva di una decina di videocassette registrate, sulle cui etichette è scritto (rigorosamente a mano) il titolo di ogni cortometraggio. Inoltre, ogni selezione nel menu è accompagnata dai tipici sound VHS che ricordano appunto quelli dei vecchi lettori per videocassette. Una volta selezionato il contenuto desiderato dal menu interattivo, si assiste alla riproduzione del tipico suono della VHS nel mentre viene inserita nel carrello del dispositivo.
Ogni corto poi presenta, grazie ad appositi filtri, i tipici difetti delle VHS usurate, quali ad esempio interruzioni e low fidelity. Un inevitabile quanto piacevole salto nel passato per i nostalgici delle vecchie tecnologie a pellicola.
Passiamo ad analizzare i cortometraggi della El Gore’s Snuff Tape Anthology, antologia che delizierà i fanatici del genere. In ogni episodio infatti abbondano efferatezze, atti osceni e depravazioni. Non mancano dunque decapitazioni, cannibalismo, evirazioni, amputazioni, eviscerazioni, squartamenti, vomiti e molte parafilie tra cui la coprofilia, coprofagia, urofilia (pissing) e necrofilia. Trattasi di una sfilza di corti crudeli che abbuiano lo spirito e che, validi o meno che siano, riescono a trasmettere quello sgradevole senso di sporcizia allo spettatore.
Di seguito tutti i corti corredati delle loro dissolutezze:
“Snuff Tape 0 – Black & Died”
Nel primo episodio, un uomo tira fuori dal secchio della spazzatura un feto morto. Lo fa a pezzi e se ne ciba. Tutto questo dopo aver praticato dell’autoerotismo.
Nonostante il feto sia visibilmente una bambola, il corto riesce a disgustare, merito di un’immagine resa sporca da colori smorti e da una musica cupa.
“Snuff Tape 1 – Red”
Un uomo legato e imbavagliato, viene torturato per ore all’interno di una vasca da bagno. Il suo aguzzino si divertirà ad amputargli parti del corpo utilizzando lamette e pinza.
Riusciti gli effetti speciali che culminano nella rappresentazione di una perfetta decapitazione. Sei minuti di orrore in un segmento d’effetto.
“Snuff Tape 2 – Red & Yellow”
Una donna (Isabelle Fitzgerald) con i capelli neri e in lingerie infierisce su di un cadavere. La ragazza si divertirà a pugnalarlo e a squarciargli il petto e l’addome.
Tantissimo sangue in questo episodio ma anche eviscerazioni e pissing. Con la qualità dell’immagine (volutamente scadente) si cerca di nascondere i difetti legati principalmente allo squartamento e in particolare, quelli annessi alla cassa toracica, realizzata in maniera approssimativa.
“Snuff Tape 3 – Dead, Red & Brown”
Il cadavere di una donna viene sottoposto ad una serie di maltrattamenti. Le sue parti intime, in particolare, saranno stuprate in diversi modi.
Cortometraggio potente, che si distingue dagli altri per efferatezze ed effetti speciali più curati. Il segmento si distingue in due parti: quella con il corpo senza vita di una donna, coperto da un lenzuolo e che, proprio per questo motivo mostra poco a chi vorrebbe vedere di più; e quella con il cadavere putrefatto ben in vista nella vasca da bagno. Grazie agli efficaci effetti speciali è ben percettibile l’aria funesta di questo segmento che sembra esalare la puzza della putrefazione.
Tanta follia e marciume in questo segmento in cui, tra l’altro, viene utilizzata anche una motosega. D’effetto gli usi che si fanno di un tampax.
“Snuff Tape 4 – Dead Baby Fast Food”
Un neonato viene ucciso a martellate da uno psicopatico cannibale.
Il neonato è in realtà un bambolotto e il regista non nasconde l’evidenza. Una simile scelta e il fatto che la bambola pianga, che sanguini e che muoia, potrebbe essere tradotta come la visione folle di un pervertito. Una persona malata che vede, in un essere inanimato, un tenero boccone riconducibile in questo caso ad un bambino appena nato. Episodio apprezzabile quindi solo sotto questo punto di vista (quello artistico).
“Snuff Tape 5 – Final Orgasm Extreme Suicide”
Un uomo pratica dell’autoerotismo per poi autoevirarsi e uccidersi davanti alla videocamera.
Segmento con immagini forti e molto d’effetto che gode di buoni effetti speciali sempre a cura di El Gore. Anche qui la logica va estraniata per lasciar spazio a punti di vista prettamente artistici e concettuali.
“Snuff Tape 6 – Organ Trade Autopsy”
Un trafficante di organi si fa filmare mentre effettua una sorta di autopsia nel suo bagno. Il filmato sarà poi consigliato ai suoi clienti.
E’ uno dei segmenti più deboli, il meno forte e il meno coinvolgente. L’autopsia praticata su un cadavere coperto da un lenzuolo è inaccettabile. Questa scelta di tenere coperto il corpo sembra voler nascondere lacune nel campo degli effetti speciali. Tuttavia non mancano sbudellamenti e frattaglie per chi ha fame di gore.
“Snuff Tape 7 – Gore Abortion”
Una ragazza incinta (Isabelle Fitzgerald) viene picchiata, umiliata e torturata. In silenzio e stremata, sarà cosciente nel momento in cui perderà il bambino.
“Snuff Tape 7 – Gore Abortion” è uno dei migliori film dell’antologia, tanto da meritarne la copertina del DVD che ritrae appunto un’immagine da questo segmento. Negli extra inoltre è presente una versione “clean” (senza filtri) del suddetto corto. Molto realistico e sicuramente più maturo degli altri episodi. Sfiora la realtà e quindi il vero snuff.
Nel film, l’attrice si è occupata anche del make up.
“The Lost Snuff Tape – Dead Body Rape”
Un necrofilo si trastulla con un cadavere e poi ha un rapporto sessuale con esso.
Il cortometraggio conclusivo di questa disturbante antologia è dedicato ad una delle parafilie più mostruose: la necrofilia. Cupo e silenzioso, è il dipinto perfetto di una perversione sessuale inaccettabile. Anche questo corto rimane impresso non solo per il cadavere putrefatto (realizzato discretamente) ma per la situazione tetra in cui lo spettatore viene trasportato.
Il “corpo” sembra essere quello di “Snuff Tape 3 – Dead, Red & Brown”.
EXTRA:
Molto ricco il comparto Extra in cui sono presenti anche alcune chicche che arricchiscono ancor più un’antologia davvero apprezzabile, anche e soprattutto per i collezionisti.
– Video musicale degli Anal Fistfuckers per l’episodio “Dead, Red & Brown”;
– Making of – Snuff Tape 1-3;
– Making of – Snuff Tape 7;
– Galleria fotografica;
– Video musicale dei Kadaverficker – High Bodycount mit Scheppersound;
– Snuff Tape 7 – Gore Abortion (versione originale senza filtri);
– Trailer Snuff Tape 2;
– Trailer Snuff Tape 3;
– Trailer Snuff Tape 7;
– Trailer di Snuff Tape Trilogy
– Trailer The Final Snuff Tapes VHS
CD SOUNDTRACK:
Presenta brani in ordine casuale rispetto alla cronologia dei capitoli all’interno dell’antologia. Mancano inoltre alcuni brani presenti nel film. Un totale di 21 pezzi, molti dei quali dei grinder tedeschi Anal Fistfuckers, ai quali si aggiungono composizioni di Kadaverficker e Deathtopia.
Si inizia subito con una cupissima Gegen Frauen (Snuff Tape 3) degli Anal Fistfuckers, tratta dal loro primo album Kot für die Welt, il cui sound è marchiato dagli stessi autori come Scat Grind Low Budget. La prima traccia di cui sopra è distante dalle loro tipiche sonorità e infatti si configura come una tra le più cupe e inquietanti dell’intero lotto, ben distante dalle violenze sonore di cui dopo.
La tracklist, dopo una spiazzante intro, si porta da subito sulla vera natura degli Anal Fisfuckers ma non solo, regalandoci ben 13 pezzi consecutivi che sono il tappeto musicale di Snuff Tape 3. In quest’odissea di violenza e brutalità, a rompere la furia degli Anal Fistfuckers sono due pezzi dei teutonici Kadaverficker che, presentandosi come band Nekrokore, sono in realtà una miscela di sottogeneri.
La traccia 9 si propone principalmente come un Crust punk molto oscuro, riconducibile per certi versi a quello dei mutati Darkthrone, per intenderci. Peccato che la traccia sia davvero breve, tanto da non lasciare il tempo di scaldarsi sotto il ritmo guidato da un rullante in gran forma. La track 14 invece, sempre a firma della stessa band, ben si inserisce nel filo logico portato avanti per tutto il disco dagli Anal Fisfuckers e dal death metal estremo fatto di vocals alternate su pig squeal e grount, tipico del grindcore di cui sono fautori.
Le track a partire dalla numero 16 e fino alla numero 21 sono invece i brani musicali utilizzati negli episodi 5, 6, 7 e 0 di Snuff Tape Anthology. Trattasi di song reperibili sotto l’etichetta musicale estrema Splatter Zombie Records. Anche tra queste tracce regna il grind degli Anal Fistfuckers eccezion fatta per il pezzo numero 19 dei nipponici Deathtopia, gruppo Gore che qui si presenta con una traccia in cui il ritmo sostenuto ma non eccessivo sorregge ancora grugniti ma stavolta su chitarre grezze, per un quadro ancora una volta più vicino al punk che al grind.
La seguente Scat Porn Maniacs degli Anal Fistfuckers è la title track dell’omonimo album dei tedeschi. Il brano, presente in Snuff Tape 7 – Gore Abortion, è sicuramente la punta di diamante dell’intero disco grazie a un Death Metal sparato alla velocità della luce in cui vi è posto oltre che per il più classico growl, anche per visionari assoli di chitarra e sfuriate ritmiche. Forse la traccia più appetibile per un pubblico metal vario.
Chiude la raccolta Whiskey Suicide che, presente in Snuff Tape 0, fa dei vocalism vari il punto di forza in un contesto sicuramente in linea con quanto ascoltato in tutta la raccolta.