Deep Web XXX è un horror corale che, come da titolo, attinge al vasto mondo virtuale nascosto abbozzando alcuni dei suoi contenuti illegali e puntando sulla sfera sessuale. Sulle basi di questo, il film emula, senza censure, materiale scottante non tralasciandone la totale assenza di moralità. Deep Web XXX è dunque proprio questo: uno spettacolo aberrante di azioni ignobili e disturbanti. Temi, questi, sapientemente affrontati dai registi dei segmenti che compongono questa antologia horror estrema. Cogliamo inoltre l’occasione nell’annunciare che Deep Web XXX sarà presentato in anteprima mondiale al Sadique Master Festival a metà marzo.
Scritto e diretto da Domiziano Cristopharo, l’episodio cornice dal titolo Acid vede protagonista un uomo (Mark Thompson Ashworth) che, dopo alcuni momenti di riluttanza, accede ad un sito (queenofhearts.com) del Deep Web per visionare sette atroci video estremi a pagamento.
I sette filmati sono dunque i seguenti:
Queens, No Hearts di Martyna Madej. Un gruppo di donne partecipa ad un party privato dove, dopo aver ballato insieme a due travestiti, si diverte ad ingozzare e a prendersi gioco di un uomo in sovrappeso. La situazione degenera quando il branco di Mistress si scatena in ambito sessuale.
In Queens, No Hearts ci si concentra sulla denigrazione della figura maschile attraverso varie forme di parafilie come il sadismo, il masochismo e il bondage ma anche il pissing e tanto altro. Caratterizzato da una fotografia rossastra, il segmento offre un fitto bouquet di depravazioni (con alcuni momenti espliciti) e di umiliazioni. Nonostante questo, non risulta abbastanza potente da sconvolgere lo spettatore, tuttavia rimane impresso.
Nel cast: Alisha Payer, Charlie Coleman, Chris Mills, Emily Paiest, Emma Victoria, Helena De Castro, Jessica Hunt, Jocie Jovita, Mark White, Martin W. Payne, Martyna Madey, Regina Phalange, Robbie Hampstead, Jankauskaite e Sarah Courtnage.
Exposure è scritto e diretto da Jason Impey. Nel secondo episodio, una ragazza è costretta a subire maltrattamenti fisici e psicologici da parte del suo aguzzino che la percuote e la minaccia con armi da taglio.
Exposure è il segmento più debole, il meno credibile dell’antologia. Poco convincente anche la performance del depravato che non fa che strattonare a destra e a manca la sua preda. Il segmento è anche privo di azioni esplicite (come il momento dei tagli). Exposure non trasmette alcun senso di disagio e punta esclusivamente nel mettere in mostra il corpo dell’attrice. Noioso.
Nel cast ci sono Kaz B. ed Alan Smithee.
Il terzo episodio apre un vero e proprio varco in un’asfissiante condizione di malessere. Diretto da Domiziano Cristopharo, Cruising offre un assaggio dell’incontro fra omosessuali che, con addosso costumi bondage, instaurano fra di loro una certa intimità. Il taglio documentaristico, la cupa location e il colore freddo della fotografia, così come la scelta di mostrare esplicitamente al pubblico nudità e certi atti sessuali senza tabù (comprese alcune pratiche sadomaso extreme), conferiscono a questo episodio il potere di coinvolgere e trasportare lo spettatore in un mondo nascosto dove regna dolore, piacere e morte. Impressionante, fra le altre, la sequenza finale (i practical effects sono di Athanasius Pernath). Molto reale ed estremo, Cruising è un ottimo esempio di quello che si potrebbe trovare nella rete nascosta.
Nel cast: Simone Avincola, Ray Cross, Luigi Solimena, Paolo Maccari, Giorgio Agri, Francesco Giannotti, Joy Gen e Marcello Albanesi.
In Eucharist, una suora si concede un momento di autoerotismo davanti ad un crocifisso per poi raggiungere il corpo di una donna messa in croce ed elevata a dea del piacere.
Diretto da Elisa Carrera Fumagalli, Eucharist sonda il terreno della religione inondandolo di blasfemia. Il delicato atto della donna travestita da religiosa sfocia in una delle più aberranti deviazioni sessuali ovvero la necrofilia, perversione incorniciata con dolcezza in un siparietto lesbo oltraggioso.
Paola Fiorido e Martina Oggianu fanno parte del cast.
Scritto e diretto da Sam Mason Bell, Test 424 è l’unico segmento che abbandona la strada del piacere sessuale per concentrarsi sull’emulazione di un esperimento su esseri viventi. Tre ragazze vengono filmate mentre ingurgitano una sostanza. Qualcuno prenderà nota degli effetti che il liquido ingerito provocherà alle tre cavie.
Test 424 è un episodio insolito e proprio per questo sorprendente. Merito del taglio documentaristico che gli dona un’impeccabile atmosfera da laboratorio in cui le tre protagoniste interpretano perfettamente tre cavie per esperimenti. Test 424 riesce a creare molto disagio e rimane impresso.
Nel cast ci sono Alice Mullholland, Suzy Weatherall e Rebecca Clears. Speaker: Alex Mott.
Feed Me More di Davide Pesca tratta un’altra parafilia: il feederismo ovvero l’eccitazione sessuale che sopraggiunge quando si mangia (o si ingrassa) oppure si dà da mangiare. Protagoniste di questo segmento sono due feeder (alimentatori) con il volto coperto che ingozzano una ragazza accondiscendente.
Ovviamente le due feeder non si limiteranno ad alimentare la loro preda. Il loro obiettivo non è quello di farla ingrassare ma di trarre piacere in altri modi. Come Cruising e Test, anche Feed Me More è un episodio potente, in grado di creare un senso di fastidio (ovviamente un pregio) nello spettatore.
Come sempre ben realizzati gli effetti pratici di Davide Pesca.
Nel cast: Pati Douce, Elisa Carrera Fumagalli, Catlin Strange e Francesco Foletto.
Diretto da Emanuele Marchetto, Stalker è l’ultimo filmato visionato dal protagonista dell’episodio cornice. Stalker è sicuramente il segmento più brutale, malsano ed estremo dell’antologia e ricorda, per certi versi, A Perfect Child of Satan di Lucifer Valentine e anche un po’ Maniac di William Lustig.
Nel segmento non manca nemmeno un abbozzo di necrofilia. Ben realizzati gli effetti pratici della scena finale.
Un maniaco riguarda la registrazione in cui ha immortalato la ragazza verso cui aveva sviluppato una profonda ossessione.
Nel cast di Stalker troviamo Steven Swadda e Valerie von Otto. La sceneggiatura è di Emanuele Marchetto.
L’episodio cornice che avvolge tutta l’antologia si conclude con un’azione inaspettata, impreziosita da riusciti effetti speciali (a cura di Alessandro Basso).
Nel cast di Acid: Mark Thompson Ashworth e Alessandro Basso.
Deep Web XXX è prodotto da “Vestra Pictures” di Tony Newton e da “The Enchanted Architect” di Domiziano Cristopharo in collaborazione con “Trash Arts”.