Riemerge dal dimenticatoio, grazie a Penny Video, Death House (aka Silent Night, Bloody Night e Night of the Dark Full Moon), lo slasher/horror natalizio girato da Theodore Gershuny nel lontano 1970 e uscito solo nel 1972. Avvolta da una costante atmosfera malsana e morbosa, la storia del film si dipana lentamente (ma in modo coinvolgente) arricchendosi, a piccole dosi, di risvolti intriganti e originali, fino a raggiungere l’apice di straordinaria bellezza cinematografica in un maestoso e indimenticabile finale.
Trama: la vigilia di Natale del 1950, Wilfred Butler (Philip Bruns) fa ritorno nella sua villa dove muore accidentalmente. L’uomo lascia in eredità tutti i suoi beni all’unico parente in vita, il nipote Jeffrey Butler (James Patterson), incaricandolo di un solo compito: lasciare la casa immutata. Dopo vent’anni, la notizia sulla vendita della villa (rimasta disabitata dopo la morte del primo proprietario) raggiunge il manicomio criminale statale portando un internato a fuggire dalla casa di cura e a rifugiarsi proprio in quella vecchia abitazione. Intanto Jeffrey Butler, deciso a vendere l’immobile, fa la conoscenza di Diane Adams (Mary Woronov), la figlia del Sindaco.
È la protagonista Diane Adams (interpretata da Mary Woronov) a raccontare le vicende legate alla misteriosa villa, luogo di dolore e sofferenza. La sua voce narrante e i flashback accompagnano lo spettatore ad addentrarsi, lentamente, nel torbido passato legato alla villa di Wilfred Butler.
Calato in un’atmosfera natalizia suggerita da una quasi costante rivisitazione malinconica di “Silent Night, Holy Night”, Death House fa sfoggio di fitte riprese notturne rese cupe da una fotografia (Adam Giffard) resa volutamente sporca e che vira sulle tonalità più scure. A questo proposito, sono indimenticabili i primi piani ai volti terrorizzati circondati dal buio più penetrante.
Ad alimentare una crescente suspense sono poi i respiri affannosi del folle omicida e che ricordano molto quelli indimenticabili di Joe Spinell in Maniac (1980). A questi si aggiungono i sussurri dell’assassino (anche durante alcune telefonate) che fanno tornare alla mente i bisbiglìi degli psicopatici nel cinema argentiano.
Death House gode poi di momenti efferati come l’omicido della coppia e l’amputazione di una mano. Tuttavia il film punta a creare nel pubblico uno stato di inquietudine e di angoscia attraverso suoni, immagini, respiri, sussurri e una sequenza finale (impreziosita da tonalità seppia e da profonde e tetre voci con eco) di una bellezza disarmante che raggiunge apici di perfezione stilistica. In Death House non passa inosservata nemmeno la musica (Gershon Kingsley) che abbraccia e attraversa ogni sequenza evidenziando i momenti di maggiore suspense.
Death House, rimasto ingiustamente sepolto, ha anticipato il filone slasher influenzando film come Halloween (1978), Venerdì 13 (1980), Black Christmas (1974) ma anche Non guardare in cantina (1973), Maniac (1980) e sicuramente gran parte della filmografia argentiana.
Un film notevole, da riscoprire, oggi anche in Italia grazie a Penny Video.
Nel cast: James Patterson, Mary Woronov, Philip Bruns, Patrick O’Neal, Astrid Heeren, John Carradine, Walter Abel, Fran Stevens, Walter Klavun, Staats Cotsworth, Tally Brown, George Strus e Lisa Blake Richards.
Tra i produttori di Death House compare anche Lloyd Kaufman.
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Finalmente disponibile nel formato DVD per l’Italia, Death House (mai doppiato in lingua italiana) fa attualmente parte della collana “Opium Visions” di Penny Video che lo propone per l’homevideo in un’invitante versione originale in lingua inglese (unica traccia audio), con sottotitoli in italiano e in formato 1.85:1.
La qualità audio/video presenta i segni del tempo sulla pellicola che, tutt’altro che fastidiosi, ammantano il film di un immenso fascino. Nei contenuti speciali invece è presente un’intervista a Mary Woronov, la protagonista del film, che parla delle sue esperienze cinematografiche.
Un film imperdibile in un’edizione vivamente consigliata.
Scheda del DVD di Death House:
Titolo originale: Silent Night, Bloody Night
Origine: USA – 1972
Durata: 82 minuti
Distribuzione: Penny Video
Anno pubblicazione: 2017
Formato video 1,85:1 Anamorfico
Formato audio 2.0 Mono Inglese
Sottotitoli: Italiano
Contenuti speciali: intervista a Mary Woronov
Numero dischi: 1