Bizzarro Italiano – Vol.1| Recensione DVD

bizzarro-italianoSono solo 500 le copie disponibili di Bizzarro Italiano – Vol.1, l’antologia che raccoglie i cortometraggi più rappresentativi dell’horror underground italiano il cui primo volume del 2014 recupera i film realizzati tra gli anni ’80 e ’90. Stiamo parlando di film girati con pochi mezzi e zero budget da giovani registi inesperti. Il materiale che con Bizzarro Italiano è stato riportato in superficie è logorato dal tempo, dimenticato, sconosciuto e quindi raro e prezioso.

Cortometraggi realizzati per gioco o per passione e prima destinati all’oblio, sono immortalati in questo DVD con tutti i loro difetti e la loro semplicità. Bizzarro Italiano ha un valore inestimabile ma solo per i collezionisti. Salvo due-tre corti, infatti, la qualità media tecnica è pessima e non arriva alla sufficienza. Inoltre la qualità dell’immagine e del sonoro (giustificabili in parte dall’analogico) sono così scadenti che ne pregiudicano il valore complessivo.

Gli otto cortometraggi salvati da Paolo Fazzini (qui la nostra intervista), l’ideatore del progetto in collaborazione con Pierpaolo De Iulis, sono: “Drop out” di Max Della Mora, “Incubi” di Stefano Barbieri, “Carot’s Taste” di Latino Pellegrini, “Neve calda” di Paolo Fazzini, “Malefica” di Nicola Lombardi; “L’invasione dei pornonauti” di Giovanni Polesello, “Reverendo” di Marzano Bros.  e “Macabre” di Maurizio Quarta.

bizzarro-italianoIl DVD antologico di Bizzarro Italiano è prodotto e distribuito dalla Rave Up Records.

Sulla copertina troneggia il titolo “Bizzarro Italiano” scritto in tricolore a caratteri cubitali. Da notare il logo VHS, orgogliosamente in vista in basso a sinistra. Il libretto (composto da quattro pagine) contiene la presentazione del DVD, le schede tecniche dei corti, la trama di ciascun corto e le biografie dei registi. Le sue dimensioni però superano in altezza quelle della custodia del DVD, per cui si è costretti a piegarlo in due per inserirlo all’interno. Una piccola pecca.

L’immagine di una VHS sulla cui etichetta è scritto “Bizzarro Italiano” fa da sfondo al menu che è presentato come se fosse una schermata di registrazione in analogico. A destra, in stampatello, presenta il menu dei contenuti: Play, Corti, Intervista ed Extra.
Il menu stesso, così come la copertina e ogni piccolo dettaglio, ricordano le vecchie VHS, così come anche i disturbi presenti nelle interviste rimandano a quelli presenti nelle videocassette più usurate, per un perfetto tocco vintage. Come risultato si ha infatti la sensazione di visionare non un DVD ma una vecchia, usurata e polverosa videocassetta, motivo per cui i nostalgici del vecchio sistema home-video, lo apprezzeranno maggiormente.

Gli Extra sono “Lady Trash” di Giovanni Polesello e le interviste fatte ai singoli registi (tra queste non è presente quella a Max Della Mora). Ciascun regista parla del proprio film inquadrando il periodo e il modo in cui è stato girato.

Sono dunque otto i corti amatoriali tutti diversi fra loro per un totale di 150 minuti in cui si assiste a tutto, anche a veri e propri omaggi a film culto.

Ad aprire la strada all’underground horror di Bizzarro Italiano – Vol. 1 è il coinvolgente “Drop out” (1986) di Max Della Mora in cui si nota una regia più curata e chiari rimandi a Videodrome di David Cronenberg. La storia si concentra su due studenti che raggiungono i sotterranei della loro scuola per recuperare un’agendina. Tra gli scaffali trovano una videocassetta la cui visione causerà effetti mostruosi e devastanti.

Segue “Incubi” (1987) di Stefano Barbieri (“Zio Tolo”), un chiaro omaggio a Nightmare. Il regista ne ha curato anche gli effetti speciali.
Un ragazzo guarda il film di Craven insieme alla sua fidanzata la quale però non è minimamente interessata alla visione perché non appassionata di film horror. Durante la notte ciò che la giovane ha visto sullo schermo si riflette nella realtà con risultati nefasti.

Si passa al demenziale Carot’s Taste (1989) di Latino Pellegrini in cui il protagonista, costretto dalla madre, si nutre di carote per vincere un concorso. Qualcosa andrà storto quando decide di cibarsi di altro. Un cortometraggio abbastanza folle, inguardabile.

Neve calda” (1990), il quarto cortometraggio incentrato sulla droga, è quello che mette a dura prova la sopportazione dello spettatore a causa di un personaggio, il folle pittore Larsen che, con addosso uno strano costume, saltella e corre per tutta la durata del film. Un inizio cinematografico delirante per Paolo Fazzini, il regista dell’intenso e riuscito Mad in Italy (2012).

Spicca il malsano “Malefica” di Nicola Lombardi (1990) in cui una donna, per vendicarsi di un torto subito, tortura un ragazzo attraverso dei riti voodoo. Molto apprezzata la storia e l’atmosfera plumbea che avvolge l’intero corto. Non passa inosservato.

Elevato tasso di demenzialità ne “L’invasione dei pornonauti” (1993) di Giovanni Polesello in cui si scorgono rimandi alla cinematografia romeriana e fulciana. Per tedio, Lady Domina usa i morti viventi per distruggere l’umanità. Jack, un sopravvissuto, viene trasformato in Capitan Superpower da un mad doctor. L’incontro tra Lady Domina e Jack cambierà le sorti del mondo.

Buona tecnica registica in “Reverendo” (1994) dei Marzano Bros., in cui il protagonista è un prete il cui destino lo porta ad affrontare una serie di situazioni pericolose.

Si chiude il cerchio con il cupo cortometraggio “Macabre” (1999) di Maurizio Quarta, un film disturbante che omaggia Nekromantik di Buttgereit. Un uomo raggiunge una casa perché rimasto in panne. Qui lo accoglie una donna con un passato oscuro. Macabre è già stato recensito qui su DarkVeins dove si parla della filmografia del regista. Inoltre Maurizio Quarta ci ha concesso un’intervista che potete trovare a questo link: Intervista all’effettista e regista Maurizio Quarta.

Bizzarro Italiano – Vol.1 è un progetto lodevole che mira a recuperare vecchi film horror amatoriali i quali, riusciti o meno che siano, sono la testimonianza di una decade cinematografica forse più genuina perché priva degli escamotage del digitale.

 

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Barbara Torretti
Barbara Torretti
Editor e moderatrice della community di DarkVeins. Appassionata di cinema horror, mi occupo anche di recensioni e di interviste attinenti il circuito cinematografico, musicale e artistico.

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