
La “Virtual Reality” come il cinema, è davvero destinata a fallire? Si tratta solo di un trend modaiolo che si esaurirà presto? E se invece dall’unione di questi nascesse una nuova generazione di tecnologie, ma soprattutto un nuovo modo di intrattenersi?
Stiamo parlando ovviamente di un trend che sta spopolando: guardare film con i nuovi visori per la Realtà Virtuale applicata al cinema e non ai videogiochi, un’esperienza che promette di cambiare le regole dell’intrattenimento futuro. Certo questo potrebbe effettivamente penalizzare le sale cinematografiche ed infliggere un duro colpo, esattamente come ha già fatto lo streaming, ma potrebbe anche dare nuova linfa alle produzioni cinematografiche, riadattandole in chiave tecnologica per essere fruite direttamente da casa con l’ausilio di visori.
Molti sono già i film sci-fi usciti nelle sale che trattano il tema della tecnologia in ottica futura, spesso trasformandosi in horror molto poco rassicuranti che ci mettono in guardia da questa. Morale della favola: i film ci lasciano sempre con molti dubbi e “ansia da fantascienza”. Ma se invece fosse proprio il cinema ad utilizzare in futuro, le stesse tecnologie che ha “criticato”, cambiando totalmente le regole della fruizione di film? Visori 3d, intelligenza artificiale che permette all’utente di compiere scelte integrative (un po’ come già stato fatto con Black Mirror Bandersnacht), Realtà aumentata, per spostarsi nell’ambiente fisico, mentre si fruisce di un prodotto cinematografico… molti sono gli spunti creativi e piuttosto futuristici che ci giungono dall’ Hi Tech applicato all’industria cinematografica. Dimenticatevi quindi i film noiosi sul divano perché potrebbero essere gli ultimi che vedete e gli stessi cinema del futuro potrebbero essere completamente diversi da come siamo abituati a vederli.
In realtà alcuni visori destinati alla fruizione di film, esistono già: si tratta dei Cinera Edge, i primi visori HMD cinematografico personale al mondo dotato di dispositivo Dolby Surround 5.0 per l’audio. Si tratta di visori nati per produrre un’esperienza immersiva più realistica di quella sperimentata in sala, nonostante le migliore tecnologie. Immaginate di mettervi comodi sul divano di casa e di guardare un film horror in V/R con cuffie Dolby Surround… potrebbe essere davvero un’esperienza da brividi! Sarà quindi questa, la direzione che prenderà il mondo del cinema? In realtà sono già stati sperimentati dei videogiochi rigorosamente in Realtà Aumentata stavolta, quindi da giocare anche essi con dei visori, che spaziano nel mondo del cinema per trama e sviluppo, stiamo parlando di Night Terrors, un videogame che promette di trasformare il tuo smartphone, grazie all’utilizzo di A/R, la tecnologia cugina della V/R, in uno strumento in grado di vedere fantasmi e presenze nella tua casa. Con queste tecnologie immersive, ogni ambiente si trasforma in un set cinematografico.
I visori e i loro molteplici utilizzi
Fino adesso non ci si era soffermati troppo sull’utilizzo dei visori nel cinema, ma più che altro questi sono stati esplorati nel mondo del gaming e dell’online in generale, addirittura per acquisti elettronici. Tanti sono i portali che hanno iniziato ad avvalersi della Realtà Virtuale o della Realtà aumentata per intrattenere i propri utenti o offrire servizi migliori, più accurati.
Sicuramente i giochi online sono il settore in cui i visori 3D hanno avuto più mercato. Pensiamo ad esempio a tutti quei giochi che sono stati digitalizzati e resi tecnologici grazie all’utilizzo di Realtà Aumentata, Realtà Virtuale e Chatbot, ad esempio come nel caso dei casino live onelle piattaforme PC come Steam; o ancora a tutti i giochi appena usciti o in fase di sviluppo, sia per console, ma addirittura per smartphone, come già prima accennato con il gioco “Night terrors”, che prevedono i visori come strumento funzionale di gioco. Se questa è la direzione, potremmo dover essere obbligati a tenere in casa uno di questi aggeggi per intrattenerci online, esattamente come accadeva nel film “Ready Player One” di Spielberg.
Non solo gaming ed intrattenimento online, anche numerose professioni e settori industriali hanno utilizzato (e continueranno a farlo) le nuove tecnologie già citate: industria dell’automobile ed in generale tutti coloro che si occupano di design o architettura, professioni sanitarie, in particolare biotecnologie, settore nel quale, per esempio la V/R può aiutare i ricercatori ed i medici a simulare alla precisione protesi per gli arti di coloro che hanno subito amputazioni. Ancora, sempre in ambito medico, la V/R potrebbe aiutare nella simulazione di operazioni rare e delicate o ancora formare gli studenti di medicina in maniera pratica, prima però di permettergli di compiere operazioni reali.
Quando poi parliamo di “intrattenimento” spesso ci dimentichiamo della cultura e dell’arte, ambiti che faranno uso della tecnologia basata sulla simulazione, in maniera sempre più massiva. Tour virtuali, opere virtuali, sono i nuovi trend che dominano l’industria dell’arte. Questa modalità è già stata sperimentata durante la pandemia, da diversi musei, come il museo archeologico di Pompei, il Museo Egizio di Torino, gli Uffizi e varie gallerie d’arte sparse per l’Italia ospitanti mostre di artisti famosi. Il successo è stato enorme. Una novità che ha intrattenuto i milioni di italiani costretti a casa durante il lockdown.