
Si stanno per volgere al termine le riprese di Li chiamavano artigiani (Italia – 2019), il documentario diretto da Domiziano Cristopharo, regista italiano che vanta una lunga filmografia fra cui citiamo House of Flesh Mannequins, Red Krokodil, Doll Syndrome e Xpiation.
Li chiamavano artigiani è stato presentato come un viaggio nostalgico fra i film horror indipendenti del passato. È un documentario che scava nelle memorie di iconici personaggi per portare alla luce, analizzandola, l’epoca d’oro del cinema indie italiano per poi metterla a confronto con quella attuale.
Tutto questo grazie al coinvolgimento di attori, sceneggiatori e registi che hanno vissuto in prima persona le gloriose decadi che hanno segnato un’epoca. Il documentario raggruppa infatti una sfilza di interviste a vere e proprie icone horror fra cui Venantino Venantini, Claudio Lattanzi e Antonio Tentori.
Venantino Venantini era attivo nel mondo del cinema sin dagli anni ’50 e ha interpretato oltre 150 film fra cui Paura nella città dei morti viventi di Lucio Fulci, Apocalypse domani di Antonio Margheriti, Cannibal Ferox di Umberto Lenzi e Il nascondiglio di Pupi Avati.
Antonio Tentori ha scritto il soggetto di Demonia e la sceneggiatura di Un Gatto nel Cervello di Lucio Fulci. Inoltre ha collaborato con Sergio Stivaletti (I tre volti del terrore) e Bruno Mattei (L’isola dei morti viventi).
Il regista e sceneggiatore italiano Claudio Lattanzi ha iniziato la sua carriera cinematografica come aiuto regista in Deliria, La casa 3 – Ghosthouse, Interzone e La chiesa.
Nel 1987 dirige Killing Birds e un anno dopo scrive la sceneggiatura de La casa 4 di Martin Newlin.
Il teaser poster del documentario: