
Nella cinematografia horror, la figura dello zombie ha sempre occupato uno spazio molto importante, generando un filone sempre in crescita. I titoli da ricordare sono innumerevoli. Fra i primi citiamo sicuramente L’isola degli Zombies – White Zombie (1932), Ho camminato con uno zombie (1943), oppure La lunga Notte dell’Orrore (1966) ma è grazie a La notte dei morti viventi di George A. Romero (1968) che questa figura oggi tanto amata dagli horrorofili diventa una vera e propria icona del cinema nonché costante fonte di ispirazione per i nuovi filmmaker. Con i due sequel, Zombi e Il giorno degli Zombi (1985), Romero si è elevato a “padre dei morti viventi”, diventando uno dei registi più idolatrati nel panorama horror.
Cogliamo l’occasione dell’uscita di Zombi per Midnight Factory per rispolverare questo capolavoro romeriano, pietra miliare del cinema di genere e che la label italiana propone in una magnifica versione restaurata di cui vi daremo più dettagli in fondo all’articolo.
Pellicola di culto e pietra miliare di inaudita bellezza, Zombie è preceduto da La notte dei morti viventi del 1968 ed è seguito da Il giorno degli zombi (1985) e La terra dei morti viventi (2005). Costituiscono invece una saga a parte Diary of the Dead – Le cronache dei morti viventi (2007) e Survival of the Dead – L’isola dei sopravvissuti (2009), sempre diretti da George A. Romero.
La storia di Zombi amplia lo script de La notte dei morti viventi, mettendo a confronto i vivi e i morti. Affamati di carne, i morti viventi romeriani diffonderanno il contagio mettendo sotto assedio un centro commerciale.
Quel che si prospetta è uno scenario devastante e claustrofobico che fa da sfondo ad un’acerba critica sociale americana della fine degli anni ’70 e che si traduce con una visione assolutamente pessimistica della quotidianità vista attraverso gli occhi di Romero.
Il film è infatti pregno di una forte valenza simbolica. Le critiche sono rivolte in particolare ad una società concentrata sul consumismo: a far paura non è il diverso ma l’individuo soggiogato e manovrato. Lo zombi attratto verso cose e oggetti di cui non ha bisogno, diventa una metafora dell’inutilità del consumismo. Nella società descritta da Romero quindi, tra i vivi e i morti non c’è alcuna differenza.
In Zombi non manca la violenza a seguito della quale saranno tantissimi i corpi dilaniati, divorati, amputati. Tante le teste esplose e gli arti staccati dal resto del corpo. Queste, così come tutte le sequenze più brutali ricche di gore e splatter (soprattutto nel finale), sono sempre d’effetto sebbene il film sia datato. Merito, questo, dei fantastici effetti speciali/pratici del grandissimo Tom Savini, qui in piena fase creativa. D’effetto gli zombi che, lentamente, raggiungono e occupano il centro commerciale e che sono rappresentati nei più svariati stadi di decomposizione.
Midnight Factory propone la versione europea di Zombi in una stupefacente edizione restaurata con il montaggio di Dario Argento, le musiche originali dei Goblin e moltissimi contenuti extra. Suddetta versione è disponibile nei formati DVD, Blu-ray e rimasterizzata in 4K ultra HD (link alla notizia). Ciascuna limited edition contiene una ricchissima selezione di contenuti extra per una durata complessiva di 150 minuti e 5 cartoline da collezione, realizzate dai fan del film di Romero e selezionate da Nicolas Winding Refn.
L’edizione DVD di Zombi contiene 2 dischi: uno con la versione europea restaurata di 118 minuti e montata da Dario Argento e l’altro contenente oltre due ore e mezza di contenuti extra: intervista a Tom Savini, responsabile degli effetti speciali e del trucco; intervista a Nicolas Winding Refn, supervisore del restauro in alta definizione e autore dell’artwork delle copertine; intervista a Dario Argento; testimonianze di Michele De Angelis e Gianni Vittori attraverso cui è possibile carpire i segreti sul restauro della pellicola originale e la sua trasposizione in 4K ultra HD.
Di seguito le foto dell’edizione limited edition del DVD:
Review Overview
Score - 98%
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Score
Pellicola di culto e pietra miliare di inaudita bellezza, Zombie si traduce con una visione assolutamente pessimistica della quotidianità vista attraverso gli occhi di Romero.