
Il professor Harry Ballard, di professione antropologo e studioso di sette occulte, riceve la minaccia da parte di un ordine satanico guidato da un certo Le Valliant, che lo accuserebbe apertamente di essere un miscredente.
Dalle parole hai fatti, il passo è breve: il professore viene catturato e portato in in uno scantinato per essere sacrificato. Ma riesce a fuggire la notte stessa.
La vendetta dei membri della setta non si farà attendere: la fidanzata Celia e l’amico Richard vengono brutalmente uccisi.
In suo soccorso arriva una ragazza sciroccata, che pare abbia qualche capacità occulta. Gli spiega che i demoni sono una realtà e che la morte del fratello di Harry, suicidatosi mesi prima, è dovuta a loro. Non gli resta che prenderne atto e tentare di sconfiggere il leader del gruppo. Ma la verità non è mai quella che appare…
Questa strana pellicola neozelandese diretta da Glenn Standring è alquanto confusa, a cominciare dal titolo un po’ pretenzioso. A parte i soliti clichè (riti occulti, croci rovesciate, magia bianca e nera), il regista non riesce ad approfondire nessun risvolto della vicenda, lasciando ampi vuoti nella trama. Lo stesso professor Ballard, deciso a smontare ogni genere di culto, sembra solo una vittima degli eventi e non il sapiente cervello che dovrebbe risolvere la situazione attraverso la conoscenza dei suoi studi.
È un peccato perché Standring dimostra di non essere un pivello dietro la macchina da presa; un diverso risvolto della sceneggiatura poteva rendere il film una piccola chicca tra le produzioni minori. Spero che abbia capito la lezione per il futuro.
Da segnalare che il personaggio di Le Valliant è chiaramente ispirato ad Anton LaVey, fondatore della Chiesa di Satana.
Recensione Maxena