
Masuoka è un video amatore freelance (Shinya Tsukamoto) ossessionato dalla ricerca di immagini di puro terrore e pertanto decide di scendere nei sotterranei di Tokyo. Un anziano vagabondo lo avvisa che in quei posti dimorano i Dero, creature assai malvage.
Tuttavia Masuoka non si fa intimidire e prosegue il suo viaggio, fino ad incontrare una ragazza nuda incatenata (Tomomi Miyashita). Decide di portarla a casa sua ma la donna non mangia, non beve e rimane sveglia al massimo tre ore…
Pellicola decisamente metafisica diretta dal regista di The Grudge e Ju-On in otto giorni e con un budget irrisorio.
La prima parte del film è assai magica, misteriosa: il viaggio di Masuoka è una dantesca discesa verso i meandri delle sue ossessioni e del binomio vita – morte con tanto di guida virgiliana che lo ammonisce e lo istruisce.
La psicosi del protagonista è tale da alterare ogni realtà, a rendere enigmatico e simbolico ogni passaggio del film.
Tuttavia, dopo l’incontro con la ragazza, il film diventa molto più lineare fino al finale allucinante e non prevedibile.
Il risultato complessivo è una pellicola molto sperimentale, interessante, non definibile prettamente in nessun canone dell’horror.
Il ritmo è però un po’ lento e non sempre le ambizioni sono ben appagate dai risultati, ma Marebito è un film di indubbio valore.
Recensione a cura di Zick