
Nella piccola cittadina di Perigord, Tall Man (Angus Scrimm), sta eseguendo una vera e propria selezione sugli abitanti: dopo averli uccisi utilizza i loro corpi come automi e imprigiona alcuni cervelli all’interno di inquietanti (e ferali) sfere metalliche…
Reggie e Mike, accompagnati da una giovane ragazza dotata di potere telecinetici, si mettono sulle tracce del feroce becchino, non senza prima doversi scontrare con creature mostruose e con le tremende sfere volanti (alcune sviluppate alla funzione di sonda-spia)…
Secondo capitolo di una serie decisamente contorta, ma efficace sul piano visivo e forte di una colonna sonora paragonabile a quelle del più noto Esorcista o di Profondo Rosso…
Il film rappresenta tutta una serie di originali effetti visivi (in particolare quello di una sfera che penetra all’interno di un corpo per fuoriuscirne dalla bocca) e si distingue per un’atmosfera “inverosimile” e allucinata, ben contorniata dalla caratterizazzione di Angus Scrimm (un uomo altissimo, con un viso inquietante, particolarmente adatto al ruolo)…
Alcuni rimandi (in chiave ironica) a Non aprite quella Porta (il duello tra Reggie e un uomo di Tall Man, eseguito con motosega), momenti di delirio puro (i nanerottoli infiltratisi, nottetempo, nella stanza di Mike) e incredibili sequenze di pura violenza grafica (le fronti che grondano sangue, dopo la perforazione del mini-trapano delle sfere) fanno di Phantasm 2 un punto di riferimento per tutti gli appassionati del genere…
Angus Scrimm compare anche nell’infelice Fatal Frames (anche qua si aggira come ombra minacciosa all’interno di un cimitero), a seguito dell’omaggio voluto da Al Festa al ciclo di Coscarelli…
Un film d’evasione pura, che diverte e rimane impresso indelebilmente nella memoria…
Recensione a cura di Undying1