

Quando la dottoressa, scesa dall’auto, si avvicina alla bambina, apparentemente immobile, per assicurarsi che non le sia accaduto nulla di grave e coprirla dall’acqua, questa inizia a prendere fuoco e la psichiatra perde i sensi.
Tre giorni dopo, al suo risveglio, Miranda, si ritrova ricoverata nel suo stesso ospedale, con l’accusa di avere ucciso suo marito che era anche il direttore della clinica. La donna, terribilmente scioccata da tutto ciò, tuttavia non ricorda nulla.
Grazie all’aiuto di una sua paziente che fin lì lei aveva considerato pazza, Chloe e a un suo amico dottore dell’ospedale, Pete Graham scopre la cruda verità.
Il film prodotto in USA nel 2003, diretto dal regista Mathieu Kassoviz (che é stato scelto da Joel Silver e Robert Zemeckis dopo aver apprezzato Fiumi di porpora), é una pellicola piuttosto mediocre. Ci sono buone sequenze, accompagnate bene dalla colonna sonora, che riescono a sviluppare una certa tensione e danno un senso claustrofobico sufficiente per i 95 minuti di durata del film. Tuttavia Gothika, scritto dallo spagnolo Sebastian Guttierrez, con scenografia a cura di Graham Grace Walker e le riprese ad opera di Matthew Libatique, non é nulla di originale. Ricorda altri film, per esempio The Ring, e da quindi quella sensazione di “già visto”.
Il più grande problema di questo film é proprio il finale che era pensato per stupire gli spettatori ma che é riuscito solo a screditare la pellicola.
Decisamente trascurabile.
Il più grande problema di questo film é proprio il finale che era pensato per stupire gli spettatori ma che é riuscito solo a screditare la pellicola.
Decisamente trascurabile.
Recensione a cura di Vampira