
Lucio Fulci, regista di film dell’orrore, soffre di turbe psichiche dovute alle reiterate situazioni splatter presenti nelle sue pellicole. Si reca così da uno psichiatra in quanto non più in grado di discernere tra realtà e finzione.
Questi, in realtà un pluriomicida, cogliendo l’occasione induce in Fulci, tramite ipnosi, sensazioni sempre più confuse, convincendo il regista di essere un vero assassino. Tutto ciò per poter eliminare la sua scomoda moglie, facendo accadere i delitti proprio come la trama dell’ultimo film su cui il regista sta lavorando.
Un Gatto nel Cervello è la divertita composizione che il regista realizza utilizzando materiale di altri film da lui supervisionati (e altri girati) per il ciclo Tv “Lucio Fulci presenta”.
Al di là della misera fattura (tutte le sequenze splatter riciclano pezzi di film a low budget) l’opera risulta comunque divertente e spassosa.
Ovviamente, dato l’enorme contenuto di scene violente, se ne consiglia la visione ai soli appassionati. In quest’occasione, inoltre, il regista si autocita e, caso unico nella storia del cinema horror, riveste i panni di se stesso (Wes Craven, curiosamente, presenta una identica trama nel suo Nightmare – Nuovo Incubo ’97).
Recensione a cura di Undying1