
Paul (Matthew Laborteaux) è un adolescente molto intelligente, appenasi trasferito in una nuova città, dove insegna elettronica a scuola.
Ha creato un robot, Bee-Bee, che lo segue e serve.
Sua vicina di casa è Samantha (Kristy Swanson) molto dolce, ma con un padre sempre ubriaco ed aggressivo.
Durante un litigio col genitore Samantha cade dalle scale e muore, ma l’uomo riesce a far passare tutto come un incidente.
Paul, disperato, tenta di ridare vita alla sua amica utilizzando la sue conoscenze tecnologiche…
Film di Wes Craven ispirato al romanzo Friend di Diana Henstell e prodotto dalla Warner Bros, segue il filone degli anni ’80 sui robot “umanizzati” (come Corto Circuito) in chiave horror, nello stesso anno di Supermarket Horror.
In sostanza è una riscrittura del mito di Frankenstein e di come i sentimenti possano spingere chiunque a superare ogni limite etico e sociale.
Tuttavia il film sfrutta molto poco il personaggio, interessante, di Bee-Bee e segue un copione abbastanza prevedibile.
Nella seconda parte però la pellicola assume un aspetto tetro e carico d’angoscia, con l’ottima interpretazione della Swanson, con il suo sguardo particolarmente toccante.
Si poteva sfruttare tutto molto meglio, soprattutto nella parte iniziale.
Stupido il titolo italiano, bello il finale.
Recensione a cura di Zick