
A Blackeberg, il piccolo Oskar (Kåre Hedebrant) sogna di vendicarsi dei tre compagni di classe che si prendono gioco di lui. Una notte la quiete del quartiere in cui vive, è interrotta dall’arrivo di un uomo e di una dodicenne, che con loro porteranno sofferenza e morte. Oskar troverà in Eli (Lina Leandersson) una grande amica, ma ben presto scoprirà che lei in realtà è un vampiro.
Ispirato all’omonimo romanzo di John Ajvide Lindqvist (che è anche sceneggiatore del film) è una storia di vampiri che presenta un personaggio femminile decisamente particolare, una sorta di evoluzione della Carmilla di Le Fanu, assessuata ma a a suo modo erotica.
In Lasciami entare un ragazzino non più bambino ma non ancora adolescente vive questa fase della sua vita con un’amica molto strana, classico simbolo del binomio vita – morte o amore – morte.
Il tutto è assai morbosamente casto e viene raccontato dentro uno scenario suggestivo come quello dei paesaggi innevati della Svezia.
Un film lento, a tratti onirico, con parti interpretabili in più modi.
C’è chi ha intravisto immagini fulciane, chi argentiane. Ma forse c’è più del Soavi stile Dellamorte Dellamore senza gli elementi grotteschi.
Recensione a cura di Zick